Prendete e mangiate…questo è il mio corpo.
Prendete e bevete…. questo è il calice del mio sangue.
Fate questo in memoria di me.
Il percorso biblico che ci viene suggerito nella liturgia della Parola di queste domeniche è totalmente incentrato sul capitolo 6 del Vangelo di Giovanni, il cosiddetto «discorso del pane di vita». I testi antico testamentari ci aiutano, ogni volta, a inquadrare il compiersi, nel discorso di Gesù, di dinamiche che da sempre segnano la storia di Dio con il suo popolo.
Il Signore Gesù si rivela il porto sicuro per ogni apostolo, chiamato ad andare in missione, e per tutti coloro che cercano un insegnamento nuovo e un cibo che rimane «per la vita eterna». Il dono di Gesù è vero «pane del cielo», che sazia la fame dei figli e invita a propria volta a condividerlo con gli altri. Accogliere il pane che solo Gesù ci può dare significa riconoscere in lui il Figlio mandato dal Padre, colui che dona se stesso per nutrirci con la sua carne, e si rivela noi con parole «di vita eterna».
Incastonata in queste domeniche, ci viene incontro la solennità dell’Assunzione di Maria, colei che è il modello concreto di acco-
glienza e disponibilità per i cristiani di ogni tempo. La madre di Gesù è colei che ha accolto la Parola dando così un corpo alla manifestazione del Verbo eterno, compimento del disegno d’amore di Dio Padre.
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