Solennità della Santissima Trinità: Riuniti nel nome della Trinità. La rivelazione storica di Dio, a partire dall’Antico Testamento, trova compimento nell’evento Gesù, nel cui «nome» diveniamo «figli adottivi» e siamo così introdotti nella comunione d’amore di Padre, Figlio e Spirito Santo.
Commento di don Mario Albertini
Le grandi feste dell’anno ricordano dei misteri che però sono anche avvenimenti: il Natale, il grande avvenimento della nascita di Gesù; l’Epifania quello dell’adorazione dei Magi; la Pasqua l’altro grande evento della risurrezione di Gesù; la Pentecoste la venuta dello Spirito Santo.
Oggi, quale avvenimento è legato al mistero della Trinità? Ce lo dicono le tre letture.
Nella prima: non si parla della Trinità, ma di un Dio realmente presente nella storia, che ha parlato agli uomini e ha soccorso il suo popolo: “il Signore è Dio lassù nei cieli (ma pure) quaggiù sulla terra”!
Nella seconda lettura: si precisa che questo Dio presente nella storia è un Dio che vuole bene, che possiamo chiamare ‘Padre’ con tutta la ricchezza di significato che riusciamo a mettere in questo nome. E lo chiamiamo Padre perché Gesù, l’unico Figlio, ci ha resi suoi fratelli, donandoci lo Spirito santo. Ecco la rivelazione delle Tre Persone. Tra poco nella professione di fede ripercorreremo quella che si può dire la storia di Dio: il Dio unico nel mistero eterno, il Padre Creatore del cielo e della terra; il Figlio che viene tra noi e per noi, Gesù Cristo; lo Spirito Santo che dà la vita.
E’ la storia di Dio, o più esattamente la storia dell’amore di Dio per tutti noi, per ciascuno di noi.
Infine il brano evangelico: è la conclusione del vangelo secondo Matteo, e riporta le ultime parole di Gesù: Sono con voi sino alla fine del mondo. Dio presente nella storia (1ª), Dio che ci ama (2ª), Dio sempre con noi.
Questa promessa è legata alla missione affidata agli apostoli: battezzate nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ed è proprio per il Battesimo che la nostra vita di cristiani respira il mistero della Trinità.
Ogni giornata respira di questo mistero se, come immagino, la cominciamo con il segno della croce, che in quanto segno ricorda la redenzione compiuta da Gesù, mentre le parole ci mettono in contatto con le tre Persone.
Chiedevo all’inizio: c’è un avvenimento che viene ricordato in questa solennità della Trinità divina? L’avvenimento, misterioso ma vero, e che si rinnova di continuo, è il dono di amore che il Padre e il Figlio e lo Spirito Santo fanno a ciascuno di noi.
“Quando penso che le Tre adorabili Persone divine si occupano di me, mi sento confuso. Ma sono contento di sapere che io sono qualcosa per loro” (G. Pouget).
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