Nov 282020
 

Una vigilante attesa di salvezza. L’inizio dell’anno liturgico si apre con un invito alla vigilanza, perché malgrado Dio possa sembrare lontano o assente, egli, in maniera imprevedibile e sorprendente, sta per giungere portando con sé la salvezza per il suo popolo.

COMMENTO DI DON MARIO ALBERTINI

Molto bella, e la vogliamo fare nostra, la  preghiera del profeta Isaia riportata nella prima lettura:  “Tu, Signore, tu sei nostro padre…(se ti sei allontanato) Ritorna per amore di noi , tuoi servi… Tu sei nostro  padre; noi siamo argilla e tu colui che ci plasma, tutti noi  siamo opera delle tue mani”. Espressiva e consolante questa immagine delle mani di  Dio creatore che hanno racchiuso e plasmato con amore  quell’argilla che siamo noi. Questa preghiera ci aiuta a  cominciare bene l’anno liturgico, perché ci fa rinnovare  l’atto di fede nell’amore di Dio che ci è Padre, e  l’impegno a orientare a Lui la nostra vita. 

 Gesù, nel brano del vangelo, comincia dicendo: fate  attenzione = state attenti. Lo ripete oggi a noi: state attenti  a ciò che sto per dirvi. E vegliate, non dormite! Poi  accenna a Dio come a un padrone che si è  temporaneamente allontanato, senza precisare la data del  suo ritorno. Quando però farà ritorno vorrà trovare chi lo  aspetta, trovare noi che lo aspettiamo vigilanti. 

Ma davvero Dio è lontano? Oggi è la prima  domenica dell’anno liturgico, che attraverso le varie  festività ci fa partecipare al mistero di Gesù: dalla sua  nascita (e l’avvento è proprio la preparazione al Natale),  sino alla morte e risurrezione e alla gloria del cielo. Un  anno quindi che con le sue scadenze rende presente Gesù.   Sì, lui è presente, sempre, ma rischia di essere assente  alla mia attenzione. Per questo la sua esortazione: attendetemi vigilando. Attendere, aspettare. Aspettare  chi? Lui, il Signore, il quale parla di un ritorno. E se è un  ritorno, vuol dire che lo abbiamo già incontrato.  Lo abbiamo incontrato nella bellezza della natura,  nell’affetto dei famigliari, nelle persone in cui abbiamo  riconosciuto vera bontà, nelle persone sincere..   

 Ma il vero incontro con Lui è avvenuto e avviene nella Parola del suo Vangelo e nei sacramenti. Sì, Signore, ti  abbiamo già incontrato, ma confidiamo di incontrarti  anche nella tua gloria, nella tua gioia. 

 Perché questo sia possibile, tu esorti: “state attenti”:  nell’attesa. della mia venuta vegliate e vigilate. 

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