LA FEDE … VEDE
Cristo salvatore, luce e gloria dell’uomo. Il bambino portato al tempio da Maria e Giuseppe non è uno qualunque: egli viene indicato come «luce per illuminare i popoli e gloria di Israele». La sua vita diventa fin dall’inizio il criterio di vita per chi sceglie di seguirlo.
Commento di don Giulio Fabris
Nella liturgia di questa domenica, un filo rosso unisce tutte le letture, ed è l’arrivo di qualcuno di molto importante. Il profeta Malachìa, nella prima lettura, annuncia l’ingresso del Signore nel suo tempio e la Lettera agli Ebrei quello del Figlio di Dio nella storia dell’uomo che, fattosi carne, libera l’uomo dal peccato. Questo prepara la strada al brano del vangelo. E’ narrato il celebre episodio della presentazione di Gesù al Tempio da parte di Maria e Giuseppe. Essi, come ogni devoto israelita, presentano il loro figlio al Tempio offrendo anche un sacrificio, come la legge prescrive. Al tempio incontreranno due personaggi, Simeone e la profetessa Anna, entrambi anziani, che riconosceranno nel bambino Gesù il Salvatore del mondo. Un uomo e una donna, Simeone e Anna, anziani e con gli occhi pieni di ciò che la vita ha riservato loro, eppure capaci ancora di attendere e di gioire per ciò che la stessa vita donerà loro.
In essi abitano, senza opporsi, il rispetto della legge e una grande fede, e questo permette allo Spirito di agire in loro, perché, se vissute secondo l’ordine creato da Dio, l’ordine dell’amore, legge e fede non si contraddicono, anzi, insieme compongono una splendida sinfonia, nella quale suonano note di lode e di benedizione che possono scaturire dal cuore di ciascuno di noi. Oggi, giorno della Festa della Presentazione del Signore, anche a noi è data la possibilità di contemplare la bellezza e la gloria nelle fattezze di un bambino. Anche in Maria e Giuseppe, senza saperlo, un atto rituale come quello della presentazione del loro primogenito, diventa un atto di fede che ne genererà altri, tanto che si ritrovano a stupirsi “delle cose che si dicevano di lui”. La Legge di Dio è una legge per l’uomo, mai costrittiva, ed è il modo con cui Dio si prende cura del Suo popolo fino a sottomettersi Lui stesso alla legge, facendosi uomo e così poterci riscattare dal peccato e permetterci di perdonare e perdonarci. Dio davvero ama l’uomo! Anche nella prima lettura si parla del Signore che si prende cura dei suoi figli, purificandoli con il fuoco, come si fa con i metalli preziosi, e questo perché ognuno di noi è prezioso agli occhi del Padre. oggi, inoltre, la Chiesa celebra la Giornata della Vita Consacrata, vita presentata e offerta a Dio e ai fratelli da uomini e donne che ogni giorno, nelle loro comunità e secondo il proprio carisma, testimoniano la bellezza dell’appartenere a Dio ponendosi a fianco degli uomini, condividendo con loro le gioie e le fatiche del nostro tempo.
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