Solennità di Maria, Madre di Dio: Madre di Dio e madre dell’uomo. La chiesa invoca Maria come “Madre di Dio” poiché attraverso di lei Dio è entrato nel tempo dell’uomo: per questo Maria può intercedere per noi peccatori.
Riconoscenti a Dio per la vita trascorsa – rammaricati di non averla sempre vissuta bene – soprattutto pronti per il tempo che ci sta davanti: questo è l’atteggiamento che dovremmo avere in questo inizio del nuovo anno.
Commento di don Mario Albertini
Pronti – a che cosa? Siamo qui, oggi, alla Messa di capodanno, perché sappiamo che spesso gli avvenimenti sono superiori alle nostre capacità, e vogliamo chiedere al Signore che ci metta in grado di affrontarli con serenità e in particolare sorregga la nostra buona volontà e allora preghiamo che sia anche per noi la benedizione che abbiamo sentita nella prima lettura: “Ti benedica il Signore e ti protegga, e ti conceda pace” La benedizione di Dio, dunque. Ma è necessario anche il nostro impegno. Abbiamo appeso il calendario nuovo, nelle nostre case, e dando una scorsa ai mesi e ai giorni di questo 2020 forse ci siamo detti: che cosa mi porteranno questi giorni?
Sì: cosa mi porteranno i giorni e i mesi del 2020? Domanda sbagliata! La domanda giusta è: cosa io porterò a questi giorni? cosa io darò a quest’anno, in quest’anno cosa darò alla famiglia, agli amici, alla vita, alla storia (perché anche noi costruiamo la storia)… Sono pagine bianche quelle che mi si presentano: come io le riempirò? questa è la domanda giusta. Dicevo: essere pronti per il tempo che ci sta davanti.
Nella fede, sappiamo che è importante mettere il tempo in rapporto con Gesù – cioè questo non è soltanto il 2020 dopo Cristo, ma deve essere il 2020 con Cristo, quindi in rapporto non solo cronologico ma esistenziale con lui.
Giustamente il primo dell’anno è dedicato a Maria Ssma Madre di Dio: Lei, che più di ogni altra creatura è stata in contatto con il Figlio di Dio fatto uomo: lo ha portato in grembo lo ha nutrito, lo ha educato, come fa ogni madre, – Lei ci può aiutare a incontrare Gesù e a vivere con lui.
Ad essere pronti per il tempo che ci sta davanti: ci aiuta e ci sostiene l’amore di Dio, Padre infinitamente buono, come è affermato nella seconda lettura.
Ecco: in rapporto con Gesù – nell’amore del Padre – con la protezione di Maria – e con tutto il nostro impegno: allora sì siamo pronti per il tempo che ci sta davanti.
Il messaggio del Papa per questa giornata della pace ci ricorda che tutto questo è da ricercare assieme agli altri: ai famigliari, agli amici, a tutti gli uomini di buona volontà, per formare di tutta l’umanità un’unica famiglia che costruisca la pace. “Non viviamo gli uni accanto agli altri per caso, stiamo tutti percorrendo uno stesso cammino come persone umane e quindi come fratelli e sorelle”.
Le cose che ho dette, sono anche il contenuto che voglio mettere nell’augurio di buon anno che formulo per ciascuno di voi.
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