“Sei un Dio misericordioso”: lettera pastorale del Vescovo di Vittorio Veneto per il Giubileo.
Nell’anno del Giubileo il tema della lettera pastorale non poteva che essere quello della Misericordia: uno sguardo all’amore misericordioso di Dio per cercare ispirazione e stimolo per rinnovare con atteggiamenti e scelte di misericordia le relazioni interpersonali, comunitarie e sociali. Il Vescovo ha scelto come testo biblico di riferimento la storia di Giona, che è una parabola che mostra fino a che punto arriva la misericordia di Dio.
«Una misericordia – ha detto il Vescovo – che supera le prospettive umane e, in alcuni casi, le supera talmente, da far quasi rabbia». Come, appunto, è successo a Giona. «Giona – ha continuato il Vescovo – si arrabbia proprio di brutto e protesta con il Signore: un Dio come si deve, non deve essere così buono! E Dio risponde: “Non dovevo forse aver pietà di Ninive?”. Dio non vuole la morte del peccatore, ma che si converta e viva». La lettera riporta tutto il piccolo libro di Giona, al quale fa seguire una riflessione che mostra come quella storia ci svela le sfaccettature della misericordia di Dio che noi siamo chiamati a sperimentare durante quest’anno. Testo biblico e riflessioni da prendere in mano per dare sostanza a quest’Anno della misericordia.
La lettera presenta poi le iniziative per vivere l’anno giubilare con le caratteristiche pratiche di ogni giubileo come l’apertura della porta santa in Cattedrale e in altre chiese e i pellegrinaggi non solo a Roma ma anche in diocesi. Senza dimenticare che al di là di questi gesti restano le “opere” di misericordia, i fatti con cui noi mostriamo di vivere il dono della misericordia. Uno in particolare ci è richiesto in questo momento: l’accoglienza dei profughi. Il Vescovo ha concluso: «Sono convinto che il testo che metto nelle vostre mani, assieme alle iniziative che accompagneranno quest’anno dedicato alla misericordia sia uno strumento semplice, ma efficace per aiutare singoli e comunità a vivere fecondamente questo nuovo anno pastorale».
Queste le proposte pastorali per attuare l’anno “di misericordia”.
1. L’apertura della porta giubilare. Il 13 dicembre, terza domenica di Avvento, alle 15, nella Cattedrale che è la Chiesa Madre per tutti i fedeli, viene aperta la Porta della Misericordia. Successivamente verrà aperta Porta nei santuari di Motta e di Follina.
2. Pellegrinaggio. È in programma almeno un pellegrinaggio diocesano a Roma, aperto a tutti, al quale parteciperà il Vescovo, nei giorni 28-30 dicembre 2015. Nelle domeniche di Quaresima, alle 15, si terranno dei pellegrinaggi interforaniali in quattro chiese della nostra diocesi a cui si arriverà processionalmente partendo da un luogo indicato.
3. Giubileo diocesano dei malati. Sabato 13 febbraio alle 15 nel santuario di Motta di Livenza, con la messa presieduta dal Vescovo e l’unzione degli infermi, verrà celebrato il giubileo diocesano dei malati.
4. “24 Ore per il Signore”. Venerdì e sabato che precedono la IV domenica di Quaresima si ripeterà l’iniziativa “24 ore per il Signore”estesa quest’anno a tutte le foranie come momento forte di adorazione e di riconciliazione.
5. Catechesi speciale sul tema della misericordia. Al tema della misericordia saranno dedicate le iniziative di formazione per adulti che già si fanno.
6. Opere di misericordia. La nostra diocesi – oltre a tutte le iniziative caritative che già mette in atto e che continueranno – si orienta ad una iniziativa comune in riferimento a quell’emergenza profughi che sicuramente per alcuni anni non cesserà. Ogni forania – facendo riferimento alla Caritas diocesana e alle istituzioni civili (prefettura, comune…) – individui una struttura abitativa in cui accogliere un certo numero di profughi, trovando anche le persone che li seguano.
7. Misericordia nei confronti della realtà della famiglia. È opportuno che una particolare risonanza sia data in quest’anno agli incontri di preghiera mensili per le difficoltà e le ferite delle famiglie che si tengono il secondo venerdì di ogni mese al monastero cistercense di San Giacomo e presso le suore Serve di Maria Riparatrici di Vidor.
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