Dalla donna «vestita di sole» a «quelli che sono di Cristo», l’Assunta è il compimento del disegno d’amore di Dio, l’umile «serva» accolta da subito nella grazia del Risorto.
“tutte le generazioni mi chiameranno beata”
Con la liturgia di oggi, che è tutta un inno di lode a Maria, diamo realizzazione solenne alla sua profezia. La chiamiamo beata per tutti i doni che Dio le ha dato, e oggi per il dono della sua assunzione in cielo “in corpo e anima”. Maria, scelta a diventare la madre di Dio che si faceva uomo, per questa maternità doveva diventare partecipe della gloria del Figlio suo con una immediata risurrezione e glorificazione, senza essere sottomessa alla legge della “corruzione del sepolcro”. Questo è l’evento che celebriamo, per il quale ci uniamo a tutta la comunità cristiana nel chiamarla “beata”. L’immediata risurrezione è un privilegio tutto suo, al seguito della risurrezione di Gesù. Ma tutti risorgeremo. Non comprendiamo come, ma ci è stato rivelato che sarà così. E allora, come ci dice la liturgia, Maria assunta in cielo diventa “segno di sicura speranza”. Leggi tutto »