Come si trasmette il cuore semplice del Vangelo? Anche se “trasmettere” non è il verbo più adeguato, perché la fede non si trasmette, alla fede si genera, introducendo in un mondo che si riempie di volti e di sorrisi, “un di più” di vita. Si tratta di sussurrare il Vangelo, come una melodia che va da cuore a cuore. L’ultimo mio maestro di fede, anzi “piccolo padre” nella fede, è stato un bambino nella mia chiesa di San Carlo al Corso, in Milano. Era entrato con la nonna, avrà avuto 5 anni. La nonna è andata ad accendere una candela, il bambino girava col naso all’aria. Dopo un po’ si ferma davanti al grande crocifisso del ‘400; mi si avvicina, mi tira per la manica, e mi fa: “Chi è quello lì?”. Mi ha spiazzato. Quella domanda, improvvisa e assoluta, mi si è piantata nella memoria. Cadevano a terra tutte le risposte dei catechismi e del Credo. Leggi tutto »
Sogno un giardino senza frontiere di G.C. Bergantini
E’ incantevole e particolare la rappresentazione delle opere di misericordia corporale che un pittore giottesco ha dipinto in una cripta all’interno della bella chiesa parrocchiale di Sant’Angelo in Grotte, nella diocesi di Campobasso. Il piccolo paese è posto su una balza di montagna che permette di dominare tutta la piana di Bojano. Un luogo suggestivo, che la storia ha premiato con diverse chiese e opere d’arte. All’ingresso dell’abitato vi è un’antichissima grotta, un antro che fa pensare al rifugio del maligno. Qui, invece, la fede popolare vi ha collocato san Michele, colui che combatte con fiducia ogni influenza negativa. Ma la vera forza contro il male, oltre alla preghiera, resta la misericordia. Non a caso papa Francesco dice che essa è come l’architrave dell’intera Chiesa. Leggi tutto »
Dalla parte dei poveri di G. Albanese
Essere cristiani, evangelicamente parlando, significa vivere la missione con passione, a fianco degli ultimi. La posta in gioco è alta, se si considerano gli effetti devastanti dell’attuale congiuntura. Assistiamo allo sconquasso valoriale derivane da una concezione fortemente materialistica dell’esistenza umana e alle derive di certi fondamentalismi che s’impongono con violenza sul palcoscenico della Storia. In questa baraonda, in cui è sempre più difficile cogliere la linea di demarcazione tra Bene e Male, si avverte l’esigenza di un nuovo umanesimo, nella consapevolezza che, come ci hanno insegnato i padri conciliari, “solamente nel mistero del Verbo incarnato trova vera luce il mistero dell’uomo” (Gaudium et spes 22). Leggi tutto »
Custodi del fuoco – Padre Ermes Ronchi
“Forse Dio è stanco di seguaci austeri, di eroi dell’etica nelle loro celle. Forse ora vuole dei giullari, felici di vivere, come San Francesco sulle strade dell’Umbria; dei prigionieri, usciti dalle segrete, che danzano nel sole” (Madeleine Delbrêl). Nel sentire comune l’idea di santità evoca per lo più immagini di luoghi separati: una chiesa, un monastero, lunghi esercizi di pietà lontani dal dolce, o trafelato, rumore della vita. Nei vangeli non è così. C’era un luogo santo per eccellenza in Israele, il tempio di Gerusalemme, il cui cuore era una stanza buia, dove solo il Sommo Sacerdote entrava alla presenza del Signore. Il Vangelo di Luca prende avvio da quel luogo con la storia del sacerdote Zaccaria. Un anziano che ha il prestigio religioso e culturale, forza sociale ed economica. Che vive con grande rigore etico, al punto da essere definito, insieme con la moglie Elisabetta, “irreprensibile”. Leggi tutto »
Apriamoci alla luce del Risorto (Papa Francesco) – I^ parte
“Pietro corse al sepolcro” (Lc 24,12). Quali pensieri potevano agitare la mente e il cuore di Pietro durante quella corsa? Il Vangelo ci dice che gli Undici, tra cui Pietro, non avevano creduto alla testimonianza delle donne, al loro annuncio pasquale. Anzi, “quelle parole parvero a loro come un vaneggiamento” (v. 11). Nel cuore di Pietro c’era pertanto il dubbio, accompagnato da tanti pensieri negativi: la tristezza per la morte del Maestro amato e la delusione per averlo rinnegato tre volte durante la Passione. C’è però un particolare che segna la sua svolta: Pietro, dopo aver ascoltato le donne e non aver creduto loro, “tuttavia si alzò” (v. 12). Non rimase seduto a pensare, non restò chiuso in casa come gli altri. Leggi tutto »