Ogni tanto sentiamo parlare dei missionari. Loro stessi ci raccontano di lotte, fatiche, successi e difficoltà. E nasce per loro stima e ammirazione. I missionari: che persone eroiche! Ma forse oggi le cose stanno un po’ cambiando. Nulla da togliere ai missionari “ad gentes”, a quelli cioè che partono per altre terre e abitano in mezzo ad altre culture e religioni: vanno aiutati e sostenuti con la stima e la preghiera. Ma oggi è altrettanto eroico essere testimoni del vangelo anche qui in Italia, anche nel nostro Veneto, un tempo casa madre di missionari. Oggi comprendiamo meglio che missionari sono tutti i battezzati. Missionari siamo noi qui e ora. Anche la partenza di d. Marco Dal Magro per la diocesi di Livramento in Brasile, all’interno del progetto di scambio tra le due diocesi, dobbiamo viverlo come impegno missionario da parte di tutti. Leggi tutto »
Mese missionario straordinario: Missione è ospitalità – (Gesù mi ospita, anch’io posso ospitare)
Guardiamo ancora una volta a Gesù di Nazareth. E’ stupenda la sua capacità di ospitalità. Egli diceva di sé di non aver casa e giaciglio dove porre il capo; infatti egli si affidava all’ospitalità della gente, sia per mangiare, sia per dormire. Eppure, nessuno era più ospitale di Lui. Lo era talmente che attorno a lui si creò un clima generale di accoglienza, di familiarità, di gioiosa reciproca appartenenza. Gesù aveva un cuore ospitale. Ogni persona che incontrava nella sua strada trovava un posto nel suo cuore e riceveva da lui gesti, parole, segni di grande rispetto e di personale accoglienza. Matteo, Zaccheo, la samaritana, la donna peccatrice, Marta e Maria, Lazzaro, i suoi dodici amici: ad uno una parola di perdono, ad un altro un incoraggiamento, a questo un atto di fiducia, a quella la prospettiva di un futuro di vita nuova. Gesù accoglieva ciascuno nella sua individualità e nel suo bisogno personale di salvezza. Leggi tutto »
Mese straordinario missionario: missione è uscire
Se tu prendi in mano i vangeli, ti accorgi di una cosa molto interessante: Gesù era un missionario itinerante; egli andava di villaggio in villaggio, passava continuamente da un paese all’altro, da una regione all’altra. Una volta interrogato, rispose: “Non posso fermarmi qui, anche altrove devo annunciare la buona notizia!”. Gesù era un missionario itinerante, un missionario sempre in uscita. E quando diede il mandato missionario ai suoi amici indicò un orizzonte ampio: “Fino agli estremi confini della terra”. Gesù ci chiede con insistenza di uscire, di abbandonare posizioni di comodo, spesso espresse con la frase “si è sempre fatto così”, per avventurarci e rischiare il nuovo nel servizio del Vangelo. Alle volte le nostre comunità sono bloccate nella loro azione pastorale, mancano di fantasia creatrice, sembrano poco esposte e aperte al soffio dello Spirito che rinnova ogni cosa. Ma questo processo “di uscita” non riguarda semplicemente l’organizzazione delle attività. Il processo di uscita da noi stessi è in primo luogo interiore. Leggi tutto »
Mese missionario straordinario: missione è mandato
Quando Gesù risorto si diparte dagli apostoli, dopo aver detto “andate”, come invito a portare la buona novella a tutti, promette di stare con loro sempre: “Sarò sempre con voi!”. Essere missionari nasce dal credere con tutto il cuore in Gesù e desiderare di portare l’esperienza del Dio con noi agli altri. L’esperienza di Dio! L’apostolo Giovanni ci ha lasciato parole stupende: “Quello che abbiamo udito, quello che abbiamo veduto con i nostri occhi, quello che le nostre mani toccarono… noi lo annunciamo a voi!”. E’ vero che Giovanni era uno dei Dodici apostoli e loro sì hanno udito, visto e toccato Gesù dal vivo! Ma qualcosa di simile può e deve capitare a tutti noi. Anche noi andiamo ad annunciarlo perché lo abbiamo ascoltato, lo abbiamo visto con gli occhi della fede, e abbiamo avuto l’esperienza di essere stati toccati da lui nella nostra umanità. La sua promessa di stare sempre con i suoi si realizza anche nella nostra vita. Ed è un grande dono poter gustare la sua presenza. Non è la stessa cosa infatti conoscere o non conoscere Gesù. Ma se lo consociamo, lo annunciamo! Noi abbiamo il mandato di annunciarlo. Non saremmo veramente suoi discepoli se tenessimo solo per noi l’esperienza di Gesù, se ci rifiutassimo di annunciarlo agli altri. Il dono ricevuto è così grande che si rende vitale trasmetterlo, come fosse una esplosione interna incontenibile e rivolta a tutti. “Portate a tutti il mio vangelo, fate mie discepole tutte le genti!”. Leggi tutto »
Mese missionario straordinario: amare è la nostra missione
Papa Francesco ha indetto un Mese missionario straordinario nell’ottobre 2019, al fine di risvegliare maggiormente la consapevolezza della missio ad gentes e di riprendere con nuovo slancio la trasformazione missionaria della vita e della pastorale. Il suo obiettivo è di contribuire affinchè tutti i fedeli abbiano veramente a cuore l’annuncio del Vangelo e la conversione delle loro comunità in realtà missionarie ed evangelizzatrici; affinchè si accresca l’amore per la missione, che “è una passione per Gesù ma, al tempo stesso, è una passione per il suo popol
1° settimana: MISSIONE E SCAMBIO
La parola scambio trova il suo significato più profondo in ciò che Dio stesso ha fatto per noi. Dio si è fatto uomo perché l’uomo diventasse figlio di Dio. Dio ha dato a noi la sua divinità e noi diamo a Lui la nostra umanità. Nella coscienza della Chiesa questo è chiamato: Mirabile scambio!