Caro Direttore, dall’invito che papa Francesco fece nel 2013 nella sua visita al Centro Astalli ad aprire i conventi per accogliere “la carne di Cristo che sono i rifugiati” è nato un progetto nuovo e innovativo chiamato “comunità di ospitalità” con cui si mette in atto un’accoglienza dei rifugiati. In questi anni, nella sola Roma, diverse centinaia di migranti forzati sono stati accolti da istituti religiosi maschili e femminili con modalità anche molto diverse tra loro, in sintonia con i diversi carismi e disponibilità delle strutture. Sono convinto che un primo “miracolo” fatto dai migranti è stato quello di far collaborare congregazioni diverse, farle incontrare, farle uscire dalla propria autosufficienza e farle confrontare sul significato profondo della parola accoglienza. Il lavoro con i migranti è stato in questi anni un bell’esempio di collaborazione, di condivisione, di unità attorno al Cristo vivo oggi in mezzo a noi, soprattutto in questi nostri fratelli più fragili.
Leggi tutto »
Settimana vocazionale: e passando, li chiamò
Settimana vocazionale nell’Unità Pastorale Ceneda – Tema: E passando, li chiamò.
Una settimana in cui il Seminario aprirà le porte per far conoscere la sua realtà e contemporaneamente le parrocchie, le famiglie e i gruppi giovanili faranno entrano le storie dei seminaristi, per conoscerli ed ascoltarli.
Tutto inizierà sabato 8 con la S. Messa delle ore 18.30 animata dai Giovani della Forania.
Si proseguirà con: Leggi tutto »
Mettiamo pure via il presepe, ma mettiamoci nei panni altrui, di Mauro Leonardi
Il Battesimo di Gesù chiude il tempo di Natale. I Re Magi, che avevano trascorso quasi tutte le feste sul mobile più lontano dal Presepe, sono quelli che per primi tornano nella scatola grande, quella capace di contenere perfino i dromedari. E alla fine anche la Madonna e san Giuseppe, che attendevano Gesù Bambino dai primi di dicembre, vengono imballati, con la speranza che passino velocemente questi mesi senza Natale. Togliere il Presepe è sempre un momento un po’ mesto. Mi viene da pensare che forse non dovremmo impacchettare quello che le statuine ci hanno fatto ricordare nelle settimane in cui sono state protagoniste del nostro spirito familiare. E poi va ricordato quel che ci ha scritto il Papa, visto che una lettera apostolica come la Admirabile signum, non può essere messa nel cassetto come se fosse propria solo del tempo natalizio, senza conseguenze pericolose: penso al valore della famiglia, dell’accoglienza della diversità, fino ad arrivare al Mistero dell’Incarnazione nel suo insieme. Vorrei soffermarmi però soprattutto sulla ricchezza del valore della “composizione di luogo”. Per la preghiera, certo, ma non solo. Leggi tutto »
CONTEMPORANEI DEL VANGELO: Il 26 gennaio fa il suo esordio la “Domenica della Parola” di A. Friso.
Domenica 26 gennaio è una data storica, un esordio assoluto. La Chiesa vivrà la prima “Domenica della Parola di Dio”, istituita da papa Francesco con la lettera apostolica Aperuit illis, firmata il 30 settembre, non a caso nella memoria liturgica di san Girolamo, all’inizio del 1600° anniversario della morte del celebre traduttore della Bibbia in latino, il quale affermava: “L’ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cristo”. La terza domenica del Tempo Ordinario sarà, da questo 2020 in poi, dedicata a favorire “la celebrazione, riflessione e divulgazione della Parola di Dio” all’interno, di “tutte le tue chiese che sono nel mondo intero”. Davvero c’era bisogno di un giorno specifico? Non sono tutte “domeniche della Parola”? Il Papa, nella lettera apostolica con la quale indice questa nuova ricorrenza, vuole evitare fraintendimenti quando scrive: “Il giorno dedicato alla Bibbia vuole essere non “una volta all’anno”, ma una volta per tutto l’anno, perché abbiamo urgente necessità di diventare familiari e intimi della Sacra Scrittura e del Risorto, che non cessa di spezzare la Parola e il Pane nella comunità dei credenti”. Leggi tutto »
Messaggio della presidenza della Conferenza episcopale italiana in vista della scelta di avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica nell’anno scolastico 2020-2021
Cari studenti e cari genitori, anche quest’anno entro il 31 gennaio siete chiamati a scegliere se avvalervi o non avvalervi dell’insegnamento della religione cattolica in occasione dell’iscrizione al primo anno dei diversi ordini e gradi di scuola. Le scelte compiute a larghissima maggioranza negli oltre trent’anni trascorsi dalla revisione del Concordato mostrano quanto questa disciplina scolastica si ponga come un servizio educativo molto apprezzato e inducono ad un sempre maggior impegno per la sua qualità. Il tema del messaggio che vi indirizziamo riguarda la conoscenza e la valorizzazione dello studio della Bibbia sia da un punto di vista culturale, che storico e artistico. Da quest’anno, infatti, il periodo delle iscrizioni viene a comprendere anche la domenica che Papa Francesco ha voluto dedicare alla Parola di Dio, collocata nel mese di gennaio per assumere una valenza ecumenica nel periodo dell’anno dedicato, a rafforzare i legami con gli ebrei e alla preghiera per l’unità dei cristiani (cfr Francesco, Aperuit illis, lettera apostolica per l’istituzione della domenica della Parola di Dio, 30 settembre 2019, n. 3). Sembra inutile ricordare come la Bibbia, il Grande Codice in cui la cultura occidentale può trovare le proprie radici, ma il suo contenuto va oltre i confini dell’Occidente e intende parlare a tutta l’umanità per avviare un confronto sul significato ultimo della vita e del mondo. Leggi tutto »