“Per uscire migliori da questa crisi, dobbiamo recuperare la consapevolezza che come popolo abbiamo un destino comune (…) Nessuno può salvarsi da solo”.
E’ una responsabilità che papa Francesco ci chiede ancora: siamo tutti nella stessa barca, nessuno escluso. L’ha ripetuto la scorsa Pasqua e lo va dicendo in diverse occasioni, insieme all’invito a preoccuparsi dell’essenziale “Non affannarsi per soldi e successo, tutto passa!” aveva detto il 28 novembre nella celebrazione con i nuovi cardinali dell’ultimo Concistoro. Parole che valgono anche per tutti i fedeli laici. “Attratti dai nostri interessi e distratti da tante vanità, rischiamo di smarrire l’essenziale”, ammonisce papa Bergoglio che associa un messaggio di speranza con l’invito alla sobrietà: “Se dobbiamo vegliare, vuol dire che siamo nella notte”, osservava in periodo di Avvento. “Sì, ora non viviamo nel giorno, ma nell’attesa del giorno, tra oscurità e fatiche. Leggi tutto »