La legge costituzionale appena approvata definitivamente dal Parlamento che consentirà di votare anche per il Senato a quasi quattro milioni di cittadini tra i 18 e i 25 anni non è una riforma da prendere sotto gamba.
Il voto ai diciottenni per il Senato
Certo, le nostre istituzioni – peraltro solide anche in questa inedita e difficilissima stagione di pandemia – avrebbero probabilmente bisogno di un aggiornamento di più ampio respiro, quello di cui si discute ormai da quasi quarant’anni. Ma anche a darsi degli obiettivi più abbordabili in questa fase, la legge appena varata (salvo referendum confermativo) rischia di essere l’unica ad arrivare in porto tra le riforme promesse a integrazione e compensazione del taglio dei parlamentari. Eppure la piccola riforma che consentirà a tutti i cittadini maggiorenni di votare per entrambi i rami del Parlamento costituisce un passaggio di grande significato, sia in termini sociali che “di sistema”. Leggi tutto »