Ma: se due uomini forti fossero intervenuti a fermare quella folle gragnuola di bastonate e di botte, Alika Ogorchukwu, ambulante nigeriano, non si sarebbe potuto salvare? E non c’erano, due uomini forti almeno, a Civitanova Marche, venerdì pomeriggio, in una via affollata del centro? E quelli che riprendevano la scena con lo smartphone da debita distanza, con lo zoom, chi sono, e come hanno potuto restarsene a guardare, per poi condividere sui social il video del massacro di un uomo? Leggi tutto »
LA VERA
AUTOREVOLEZZA
SA CAMBIARE
IL CUORE
Ci sono persone autoritarie, e persone autorevoli. Non sono la stessa cosa. Le prime fondano le loro relazioni sulle norme, sulle convenzioni, sul rispetto assoluto delle regole. Chi sgarra è fuori. Di persone autoritarie ce ne sono tante, li conosciamo tutti, soprattutto in politica. Sono quelli che “c’è un nuovo sceriffo in città”, quelli che “adesso la ricreazione è finita”, quelli che arrivano a farsi le leggi su misura perché l’importante è il controllo su tutti, che agitano e alimentano spauracchi e minacce. Hanno molti seguaci, queste persone, gente che rinuncia volentieri a pensare in nome del quieto vivere, che delega alle norme, alle convenzioni, la propria vita, che non ama le responsabilità. L’autoritarismo è l’alimento per il populismo: e da qui, storicamente, nascono le dittature. Leggi tutto »
IL CAMMINO DEL CRISTIANO
è (anche)
questione
di stile
Nel 1963, a otto anni, entrai come “Lupetto” in un gruppo scout, il Genova 4°, nella città dove allora abitava la mia famiglia. Era ancora il tempo dall’Asci, l’associazione maschile, che solo nel decennio successivo si sarebbe unita con quella femminile, l’Agi, per dar vita all’Agesci. Una delle cose che mi colpirono di più fu il fatto che tra le voci dei diversi punteggi che venivano attribuiti alle varie sestiglie che componevano il Branco, ce n’era una che riguardava lo “stile”. Leggi tutto »
CHIESA E FAMIGLIA:
VITA
VERA
CHIESA E FAMIGLIA, VITA VERA, NON BACCHETTE MAGICHE
Alla fine l’immagine più efficace per raccontare il senso dell’Incontro mondiale delle famiglie rimane quella del prezioso poliedro «costituito da molte legittime preoccupazioni e da domande oneste e sincere» a cui papa Francesco ricorre nell’introduzione di Amoris laetitia. Perché, a rischio di essere ripetitivi, occorre tornare lì per comprendere davvero quello che è successo nei giorni scorsi a Roma e in tante altre diocesi cattoliche del mondo. Occorre tornare alle indicazioni coraggiose e originali del documento uscito dalla lunga stagione sinodale, al profondo cambio di prospettive pastorali sollecitato da Francesco, ma anche al disorientamento registrato in parte della Chiesa, chiamata ad abbandonare la tranquillità rassicurante del “si è sempre fatto così” per avviare un rinnovamento tanto radicale quanto impegnativo e incerto nei risultati. Leggi tutto »
RISCOPRIAMO IL GUSTO DEL PANE
LA LITURGIA E’ INCONTRO…
RIPARTENZA VERSO GLI ALTRI
La liturgia non è rito fine a se stesso. Né tanto meno esercizio di uno «spiritualismo astratto» , avvolto in un «fumoso senso del mistero». La liturgia fonte e culmine della vita cristiana, così come la definisce il Concilio Vaticano II, è soprattutto sorgente di evangelizzazione, espressione privilegiata – per usare una delle frasi care a Francesco – della Chiesa in uscita. Leggi tutto »