Papa Francesco per la Quaresima – I^ parte

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Feb 242018
 

papa-francesco-731x1024Per il dilagare dell’iniquità, si raffredderà l’amore di molti

Cari fratelli e sorelle, ancora una volta ci viene incontro la Pasqua del Signore! Per prepararci ad essa la Provvidenza di Dio ci offre ogni anno la Quaresima, “segno sacramentale della nostra conversione” che annuncia e realizza la possibilità di tornare al Signore con tutto il cuore e con tutta la vita. Anche quest’anno, con il presente messaggio, desidero aiutare la Chiesa a vivere con gioia e verità in questo tempo di grazia; e lo faccio lasciandomi ispirare da un’espressione di Gesù nel Vangelo di Matteo: “Per il dilagare dell’iniquità l’amore di molti si raffredderà” (24,12).  Leggi tutto »

Papa Francesco – Messaggio per la Quaresima 2017

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Mar 202017
 

papa-francesco-731x1024LA PAROLA E’ UN DONO. L’ALTRO E’ UN DONO

Cari fratelli e sorelle, la Quaresima è un nuovo inizio, una strada che conduce verso una meta sicura: la Pasqua di Risurrezione, la vittoria di Cristo sulla morte. E sempre questo tempo ci rivolge un forte invito alla conversione: il cristiano è chiamato a tornare a Dio “con tutto il cuore” (Gl 2,12), per non accontentarsi di una vita mediocre, ma crescere nell’amicizia con il Signore. Gesù è l’amico fedele che non ci abbandona mai, perché anche quando pecchiamo, attende con pazienza il nostro ritorno a Lui e, con questa attesa, manifesta la sua volontà di perdono (cfr Omelia nella S. Messa, 8 gennaio 2016).  La Quaresima  è il momento favorevole per intensificare la vita dello spirito attraverso i santi mezzi che la Chiesa ci offre: il digiuno, la preghiera e l’elemosina. Alla base  di tutto c’è la Parola di Dio, che in questo tempo siamo invitati ad ascoltare e meditare con maggiore assiduità. In particolare, qui vorrei soffermarmi sulla parabola dell’uomo ricco e del povero Lazzaro (cfr Lc 16,19-31). Lasciamoci ispirare da questa pagina così significativa, che ci offre la chiave per comprendere come agire per raggiungere la vera felicità e la vita eterna, esortandoci ad una sincera conversione.                                                                                           

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E’ NATALE, non soffrire più – (Maristella Leandrin)

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Dic 302016
 

papa_francesco_messa_natale_getty_00“E’ Natale, non soffrire più”, recita una nota canzone. Quanto sarebbe bello se bastasse canticchiarla, anche sottovoce o da stonati, per fare sì che fosse vero…. Il Natale non sempre è gioioso. Perché c’è chi è immerso in sofferenze e difficoltà di vario genere, e perché chi sta bene a volte non se ne accorge né si pone il problema. Non vogliamo fare i soliti discorsi moralistici, da “buonisti”: vogliamo, per una volta tanto, essere solo sinceri.

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PAROLA DI PAPA FRANCESCO

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Dic 102016
 

papa-francesco-731x1024Spesso sono le persone più vicine a noi che hanno bisogno del nostro aiuto. Non dobbiamo andare alla ricerca di chissà quali imprese da realizzare E’ meglio iniziare da quelle più semplici, che il Signore ci indica come le più urgenti.

In un mondo purtroppo colpito dal virus dell’indifferenza, le opere di misericordia sono il migliore antidoto. Ci educano, infatti, all’attenzione verso le esigenze più elementari dei nostri “fratelli più piccoli”, nei quali è presente Gesù. Dove c’è un bisogno, una persona che ha un bisogno, sia materiale che spirituale, Gesù è lì.

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MISERICORDIA, da nome a verbo

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Nov 112016
 

madre_teresaPapa Francesco ha scelto come suo motto “miserando atque eligendo”, una frase con cui san Beda il Venerabile, monaco benedettino inglese (673-735), commenta la scena della chiamata di Levi in Luca 5,27: “Gesù lo guardò con sentimento di amore e lo scelse”. Bergoglio commenta: “Il gerundio latino miserando mi sembra intraducibile sia in italiano sia in spagnolo. A me piace tradurlo con un altro gerundio che non esiste: misericordiando”. Questo vuol dire che la misericordia richiede il verbo, più ancora che il nome. Il nome, il sostantivo, indica la cosa, la figura; il verbo, invece, trasmette l’azione, il dinamismo, l’esperienza. La misericordia deve perdere la sua fissità di teoria teologica per diventare gesto, atto, azione, processo, opera. Amare si traduce sempre nel Vangelo con un altro verbo, semplice, asciutto, nitido: dare. Leggi tutto »