Le parabole che costituiscono il Vangelo oggi, se ascoltate col cuore e riferite attivamente alla nostra esistenza, potrebbero produrre una vera conversione: la casa di Dio è per noi uno spazio sicuro e salvifico, in essa possiamo ritrovare un Padre accogliente e noi stessi. Esse sono allo stesso tempo un corale invito alla gioia, una testimonianza che Dio vuole solo il nostro bene e non pone limiti alla sua pazienza e alla sua sollecitudine nei nostri confronti. Questa prospettiva è già presente nella prima lettura: di fronte a un popolo “dalla dura cervice” Mosè fa appello alla fedeltà di Dio per ottenere da lui il perdono per la sua gente infedele. Possiamo cogliere questa fiducia anche nella testimonianza della seconda lettura: Paolo parla della misericordia di Dio nei suoi riguardi, nella ferma convinzione che Dio guidi la storia degli uomini verso la meta da lui voluta. La sua parola è per lui sicura e degna di fede.
Perché nella prima parabola Gesù parla di una su cento? La nostra esperienza ci dice che quanti si smarriscono dal punto di vista della morale o della fede, sono, o sembra che siano, più numerosi di quelli che rimangono fedeli. Ma Gesù parla di una su cento per due motivi. Leggi tutto »