Questa invocazione di vero credente trova compimento nelle parabole del vangelo: esse parlano di un «tesoro nascosto nel campo», di una «perla preziosa» che un mercante cerca di acquisire e di una «rete da pesca», in cui entrano pesci buoni e meno buoni. Il linguaggio delle parabole parla dunque di ricerca e di impegno, per giungere alla fine alla vera gioia che l’inattesa scoperta può generare. Gli aspetti essenziali di questa riscoperta del progetto di Dio sull’uomo vengono sintetizzati nella seconda lettura: la coerenza nel collaborare al piano di Dio, il procedere verso il suo fine, ossia la gloria di Dio in noi, la manifestazione definitiva della figliolanza divina di coloro che sono in Cristo.
Commento di don Mario Albertini
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