Il vangelo del giorno di Pasqua racconta l’origine progressiva della fede cristiana: solo nella fede, che fa diventare discepoli del Risorto, si può infatti cogliere il senso dell’evento, ossia della morte e risurrezione del Signore. La fede nasce dall’incontro personale con lui e si rafforza nella testimonianza che a lui ogni discepolo vero sa rendere. Anche nella prima lettura trova espressione questo cuore della fede cristiana: nella testimonianza di Pietro, che diventa modello per ogni cristiano, risuona il mandato affidato ai discepoli dal Risorto: «essere testimoni di tutte le cose da lui compiute». Per questo motivo, in coerenza con la fede pasquale, la seconda lettura attesta che la vera vita che nasce dalla risurrezione di Gesù, quella vita contro la quale la morte non ha più potere, non è solo quella futura, ma è già possibile qui e ora, pur se nascosta nella nostra “carne”.
Commento di don Mario Albertini
Subito prima di quello che racconta il Vangelo di oggi, è detto che attorno alle tre croci sul Golgota c’era molta gente: più vicini la madre di Gesù, un apostolo, i soldati, alcune autorità. Leggi tutto »