II^ Domenica di Pasqua

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Apr 212017
 

cero_pasquale_1Il Risorto è tra noi. L’augurio di Gesù ai discepoli pieni di paura è il dono della pace. La sua presenza riaccende la fiducia e la speranza, orienta ad una vita ricca di senso, al di là dei dubbi che possono sorgere in ogni essere umano, come suggerisce il riferimento evangelico a Tommaso.

Commento di don Mario Albertini

Mio Signore e mio Dio!  Espressione di fede molto bella, questa di quell’apostolo Tommaso che tutti ricordiamo per la precedente incredulità, quando diceva: “Non credo se non vedo con i miei occhi e non tocco con la mia mani”. Leggi tutto »

Domenica di Pasqua

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Apr 152017
 

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Il vangelo del giorno di Pasqua racconta l’origine progressiva della fede cristiana: solo nella fede, che fa diventare discepoli del Risorto, si può infatti cogliere il senso dell’evento, ossia della morte e risurrezione del Signore. La fede nasce dall’incontro personale con lui e si rafforza nella testimonianza che a lui ogni discepolo vero sa rendere. Anche nella prima lettura trova espressione questo cuore della fede cristiana: nella testimonianza di Pietro, che diventa modello per ogni cristiano, risuona il mandato affidato ai discepoli dal Risorto: «essere testimoni di tutte le cose da lui compiute». Per questo motivo, in coerenza con la fede pasquale, la seconda lettura attesta che la vera vita che nasce dalla risurrezione di Gesù, quella vita contro la quale la morte non ha più potere, non è solo quella futura, ma è già possibile qui e ora, pur se nascosta nella nostra “carne”.

Commento di don Mario Albertini

Subito prima di quello che racconta il Vangelo di oggi, è detto che attorno alle tre croci sul Golgota c’era molta gente: più vicini la madre di Gesù, un apostolo, i soldati, alcune autorità. Leggi tutto »

V^ domenica di Quaresima

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Apr 012017
 

vangelo-case-2-300x225Io sono la risurrezione e la vita. La pagina evangelica interpella la nostra fede. Il ‘segno’ di Lazzaro richiama l’attenzione non sulla vita terrena, ma sull’orizzonte di eternità che può dar significato anche alla vita nel corpo e impegnare in una lotta di liberazione da ogni forma di schiavitù e morte.

Commento di Don Mario Albertini

L’amicizia e la vita: sono due cose che ci interessano molto – e sono due cose di cui ci parla con efficacia il vangelo di oggi: Anzitutto viene messo in evidenza il sentimento di amicizia che legava Gesù a Lazzaro. Che fosse suo amico è affermato anche in altre pagine del vangelo, ma qui l’amicizia trova un’espressione nel fatto che presso il sepolcro di Lazzaro Gesù si commuove e piange. Leggi tutto »

IV^ domenica di Quaresima

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Mar 252017
 

vangelo-case-2-300x225Io sono la luce del mondo. La vita dei cristiani è una vita tutta e sempre catecumenale, alla ricerca della luce che può orientare scelte e azioni. Gesù si presenta come la luce del mondo: lui solo può liberare dalle tenebre che oscurano molto spesso la vita e la privano del suo senso.

“Svegliati, o tu che dormi, e Cristo ti illuminerà”. “Svegliati”. Questa esortazione ci viene dalla seconda lettura – e penso che ne abbiamo bisogno, perché da un punto di vista spirituale è facile che spesso siamo come addormentati.

“e Cristo ti illuminerà”. Gesù allora ha donato a un cieco la capacità di vedere la luce, i colori, la bellezza del creato, le persone che gli volevano bene. A noi vuole dare la capacità di cogliere, pur nel mistero e quindi mediante la fede, la bellezza di saperci amati da Dio, la bellezza stessa di Dio. Leggi tutto »

III^ domenica di Quaresima

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Mar 182017
 

vangelo-case-2-300x225Signore, dammi dell’acqua viva. L’acqua, attorno a cui ruota il colloquio di Gesù con la Samaritana, diventa il simbolo dei beni che si possono attendere solo da Dio: il dono del suo Spirito e la vita eterna. Gesù si rivela anche a noi come il mediatore del dono di Dio, la fonte di un’acqua viva in grado di soddisfare le nostre aspirazioni più profonde.

Se tu conoscessi il dono di Dio! – e poi: Se tu conoscessi chi è colui che ti parla. Dopo il primo scambio di battute, così Gesù dice a quella donna cui ha chiesto da bere.  Nel colloquio riportato dal vangelo c’è un progredire di conoscenza – un progredire che può avere riscontro anche in noi, perché quel “se tu conoscessi” è un invito che da Gesù arriva sino a noi. 

In un primo momento la donna si chiede se Gesù sia più grande dei personaggi che hanno costruito la storia di Israele: “Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe?”.

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