Ascensione del Signore

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Mag 272017
 

ascensioneAlla destra di Dio. “Ascensione” e “elevazione” sono, nel linguaggio della fede, parole con cui si esprime l’identità di Gesù: egli appare ora come il volto di Dio, in lui possiamo riconoscere il Signore che ci salva.

Commento di don Mario Albertini

Sono molto sbrigativi, gli angeli. I discepoli sono imbambolati a guardare per aria, quando si sentono dire: dovevate aspettarvelo, lui ve l’aveva detto che sarebbe salito al cielo, quindi non perdete tempo, andate a mettere in pratica quello che vi ha insegnato e comandato. Svegliatevi, andate.

L’ascensione di Gesù è oggetto della nostra fede; lo affermeremo tra poco dicendo :”Credo in Gesù Cristo, che è salito al cielo, siede alla destra del Padre” – e sappiamo che la Messa è sempre “il memoriale di Gesù morto per la nostra salvezza, gloriosamente risorto e asceso al cielo”. Quello che chiamiamo “mistero pasquale” comprende morte, risurrezione e ascensione di Gesù. L’ascensione è l’evento che completa la risurrezione. Leggi tutto »

VI^ domenica di Pasqua

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Mag 202017
 

cero_pasquale_1Non vi lascio orfani. Non siamo abbandonati a noi stessi, poiché il dono dello Spirito ci assicura di avere sempre accanto una presenza che ci guida nel cammino della vita. La promessa dello Spirito infonde fiducia e dà serenità anche nelle prove.

All’inizio della storia dell’umanità incombeva una minaccia: se disobbedite – disse Dio ad Adamo ed Eva – se disobbedite morirete. Adesso la parola di Gesù non contiene una minaccia, ma fa splendere una promessa: voi vivrete. Noi, come Adamo ed Eva, siamo capaci di scegliere la morte, ma il dono di Dio è la vita. Leggi tutto »

V^ domenica di Pasqua

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Mag 132017
 

cero_pasquale_1Io sono via, verità e vita. In quanto via, verità e vita, Gesù si fa punto di riferimento per le nostre scelte, e allo stesso tempo garante della nostra personale salvezza: «Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me!».

Commento di don Mario Albertini

Gesù ha lasciato un testamento? Un’eredità l’ha lasciata, ed è l’Eucaristia, e poi la vita eterna. Ma c’è anche un testamento spirituale?  Sì, e la pagina del vangelo di questa Messa contiene una parte delle parole che Gesù ha detto la sera del giovedì santo, quando sapeva che poche ore dopo sarebbe stato arrestato e condannato a morte. Sì, questo è il suo testamento spirituale, che noi dovremmo leggere, ascoltare, con una particolare attenzione, in un atteggiamento di preghiera, lasciando che esse entrino in noi con calma, permettendo che risuonino dentro di noi e ci trasformino. Leggi tutto »

IV^ domenica di Pasqua

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Mag 062017
 

cero_pasquale_1Io sono il vostro pastore. Gesù applica a se stesso l’immagine biblica del pastore che guida, custodisce e orienta nella vita il suo popolo. Egli è per noi il volto della tenerezza di Dio e modello di ogni cura pastorale.

Commento di don Mario  Albertini

Strano paragone, questo della porta. Quando Gesù dice: io sono la luce del mondo, o io sono il pane di vita – capisco che sono definizioni che pongono di fronte al mistero della sua persona. E anche quando dice di essere il guardiano dell’ovile, l’unico che può aprire la porta, capisco abbastanza questo paragone. Leggi tutto »

III^ domenica di Pasqua

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Apr 292017
 

cero_pasquale_1In memoria di me! Come per i discepoli di Emmaus, il segno attraverso il quale passa il riconoscimento di Gesù è anche per noi il segno eucaristico dello spezzare il pane e del condividerlo: è anche il segno attraverso cui passa la testimonianza della nostra fede.

Commento di don Mario Albertini

Qual è stata la prima preghiera rivolta a Gesù risorto? Resta con noi, Signore. I due discepoli diretti a Emmaus non sanno ancora che quel forestiero è Gesù; avevano camminato con lui per due buone ore, e le sue parole avevano dato loro una luce rasserenante. E fiduciosi gli dicono: Resta con noi; quello che tu ci hai detto lungo la strada ci è stato di conforto; rimani, ti offriamo la cena, ma tu Resta con noi.

Lui accetta di rimanere. Non è un ristorante, quello in cui si fermano; è una trattoria di campagna. Prima lungo la strada, adesso in una trattoria: vuol dire che nessun luogo è estraneo a un incontro con il Signore Gesù. Leggi tutto »