XV^ domenica del tempo ordinario

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Lug 152017
 

La Padonmarioalbertinirola che interpella. Per essere efficace la parola di Dio richiede un terreno libero da ostacoli che ne impediscano la crescita e la disponibilità a lasciare che Dio agisca. Allora essa può cambiare realmente la vita.

Commento di don Mario Albertini

Chi ha mai visto un seminatore gettar via la sua semente senza preoccuparsi che cada tutta in terreno buono e preparato? E invece questo seminatore della parabola è davvero fuori del comune: butta il seme anche tra le spine, tra i sassi, perfino sulla strada battuta. E’ uno sprecone? o non conosce il mestiere? No: sta ad indicare un fatto meraviglioso e consolante: la generosità di Dio. Leggi tutto »

XIV^ Domenica del tempo ordinario

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Lug 082017
 

donmarioalbertiniLa legge del regno di Dio. Accogliere il mistero di Dio richiede atteggiamento di umiltà: non nel senso di una rinuncia alla nostra dignità, ma piuttosto come coscienza della nostra condizione creaturale e come disponibilità a un ascolto docile della sua parola.

Gesù esorta a prendere il giogo, cioè ad assumere l’impegno e la fatica di seguire il suo insegnamento, a fare nostro il suo criterio di vita e di giudizio, a fare la volontà di Dio. Ma ne parla come di giogo dolce e di carico leggero. Leggi tutto »

XIII^ Domenica del tempo ordinario

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Lug 012017
 

donmarioalbertiniLa Parola ascoltata interpella le coscienze con il richiamarci al valore dell’ospitalità. Nella prima lettura l’esempio di accoglienza che essa ci presenta mostra come l’ospitalità possa essere vissuta come fonte di benedizione: è una prospettiva comprensibile soltanto nella fede. Il vangelo, che si articola in due parti, sembra collegare l’invito all’accoglienza alla sequela. Gesù afferma: chi non prende la sua croce e non mi segue non è degno di me. In effetti la croce di Gesù è segno di amore prima che di un patibolo. La seconda lettura è un invito a camminare in una vita nuo- va. In questo senso l’invito all’accoglienza si può leggere come una via per cambiare il nostro modo di vedere, come un’autentica trasformazione nel nostro orientamento esistenziale.

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XII^ Domenica ordinaria

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Giu 242017
 

donmarioalbertiniLa parola di Dio ci esorta ad affidare la nostra debolezza alla forza del suo Spirito che ci può sostenere in ogni difficoltà. Nella prima lettura una folla che cospira contro il profeta, facendo leva sulle sue debolezze, alimenta l’interrogativo che tormenta ogni credente: perché i giusti devono soffrire? La risposta sta in un invito a fidarsi di Dio. La lettura si chiude con una professione di fede e di speranza in lui. Nel vangelo Gesù esorta i discepoli a non avere paura. Ripete tre volte il «non temete», invitandoli ad abbandonarsi a Dio e a non sottrarsi all’annuncio del Vangelo davanti al mondo intero. Nella seconda lettura Paolo pone al centro Gesù come iniziatore di una nuova umanità, attraverso la ‘grazia’, ossia la presenza gratuita di Dio come risposta ai nostri interrogativi

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Solennità del Corpo e Sangue di Cristo

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Giu 172017
 

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L’eucaristia della chiesa non è qualcosa di diverso dall’offerta che Gesù ha fatto di sé: è il dono della sua perenne presenza attraverso i segni della Parola e della sua vita offerta per noi. Questo mistero è l’origine della chiesa (essa stessa “corpo di Cristo”) e sua anima nel tempo.

Commento di don Mario Albertini

Gesù nell’istituire l’Eucaristia aveva detto: fate questo in memoria di me. Egli accettò la morte sulla croce per testimoniare e comunicare l’amore del Padre che è nei cieli. Ebbene, in obbedienza al mandato di Gesù. la Messa, la celebrazione eucaristica, è il segno e il memoriale di questo sacrificio accettato per amore. Questo aspetto la chiesa lo celebra solennemente il giovedì santo.

Oggi invece sono soprattutto altri tre aspetti che vogliamo celebrare: la presenza reale di Gesù – la comunione con lui – il pegno di vita eterna Leggi tutto »