XX^ domenica del tempo ordinario

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Ago 192017
 

donmarioalbertiniInvocare il tuo nome. La tenacia della donna cananea mostra come la fede faccia breccia nel cuore di Dio! Il riconoscimento da parte di Gesù rivela a noi come la misericordia divina possa superare tutte le barriere create dagli uomini.

Commento di don Mario Albertini

Gesù aveva un programma per le sue attività; però una donna, una mamma, o più esattamente la fede e l’amore di una mamma, gliel’hanno fatto cambiare. Aveva detto più volte che la sua missione riguardava solo gli Israeliti, affidando agli apostoli il compito di uscire dai confini di Israele, e per questo non vuole compiere il miracolo a favore di una straniera. Ma l’insistenza di quella mamma, insistenza espressione di amore per la figlia e di fede in Gesù, ottiene quel miracolo. E Gesù le dice: davvero grande è la tua fede!

Diverse volte Gesù rimprovera i suoi discepoli di avere poca fede; e altre volte compie delle guarigioni dicendo all’interessato: la tua fede ti ha salvato. Ma questa volta esclama con stupore: la tua fede è davvero grande! Leggi tutto »

XIX domenica del tempo ordinario

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Ago 112017
 

donmarioalbertiniVivere alla tua presenza. La fede non ci toglie le difficoltà dell’esistere umano, ma ci permette di sentire Dio vicino. Egli non può essere confuso con nessun fenomeno di questo mondo, ma tutto può diventare segno attraverso cui egli ci interpella e ci invita a vivere alla sua presenza.

Commento di don Mario Albertini

Gesù stende la mano a Pietro, lo afferra mentre sta per affogare, e lo salva. Sentirci presi per mano da Gesù, anche noi, quasi sospesi a lui. Quando ci troviamo provati dalla stanchezza interiore, provati dalla solitudine perché sembra che nessuno s’interessi di noi, magari con la sensazione del vuoto dentro di noi e ci chiediamo se la nostra vita conta qualcosa – è allora che ci dà forza il sapere che Gesù ci dà una mano, sempre.  Dobbiamo crederlo, per non meritare anche noi, come Pietro, il rimprovero di avere poca fede.

Il nostro rapporto con Dio è un misto di fiducia e di paura: vorremmo andare a Lui, ma la nostra fede non è così grande da eliminare ogni angoscia, da superare ogni ostacolo, da farci conservare sempre la certezza che Dio ci vuole bene. Leggi tutto »

Trasfigurazione del Signore

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Ago 052017
 

donmarioalbertiniIl racconto della trasfigurazione di Gesù, nel vangelo di oggi, segue la presentazione delle esigenze della sua sequela: chi vuol diventare suo discepolo deve imparare a rischiare la propria vita per il Maestro, la sua forza infatti sta nell’ascoltarlo e nel conformare a lui la propria esistenza, riconoscendolo come volto di Dio, vera abitazione di Dio nella carne umana. Questo motivo messianico è già presente nella prima lettura, là dove Daniele parla di una manifestazione del «figlio d’uomo»: nei vangeli infatti Gesù stesso si attribuisce questo titolo e indica con esso la propria missione di salvezza. Nella seconda lettura possiamo ascoltare la testimonianza di Pietro, uno dei discepoli presenti alla trasfigurazione del Maestro: egli però non si limita a informare, ma ci annuncia il significato che ebbe per lui, e che dunque deve avere anche per noi, questa esperienza di cui facciamo memoria. E il significato sta proprio in questo: conoscere Cristo vuol dire fondare la propria vita non su favole, ma sulla parola di Dio che è fedele alla sua promessa e può dare luce alla nostra esistenza.

Lettura-commento – don Mario Albertini (Matteo 17,1-9) Leggi tutto »

XVII^ domenica del tempo ordinario

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Lug 292017
 

donmarioalbertiniQuesta invocazione di vero credente trova compimento nelle parabole del vangelo: esse parlano di un «tesoro nascosto nel campo», di una «perla preziosa» che un mercante cerca di acquisire e di una «rete da pesca», in cui entrano pesci buoni e meno buoni. Il linguaggio delle parabole parla dunque di ricerca e di impegno, per giungere alla fine alla vera gioia che l’inattesa scoperta può generare. Gli aspetti essenziali di questa riscoperta del progetto di Dio sull’uomo vengono sintetizzati nella seconda lettura: la coerenza nel collaborare al piano di Dio, il procedere verso il suo fine, ossia la gloria di Dio in noi, la manifestazione definitiva della figliolanza divina di coloro che sono in Cristo.

Commento di don Mario Albertini
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XVI^ domenica del tempo ordinario

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Lug 222017
 

donmarioalbertiniLa liturgia della Parola propone un cammino educativo alla vera tolleranza come rispetto e lavoro paziente per far prevalere il bene. Nel vangelo la parabola della zizzania in mezzo al buon grano richiama l’attenzione al modo di agire di Dio: non la frenesia di un risultato immediato, ma il lavoro paziente di far prevalere il bene sul male attraverso un lento processo di crescita. Moderazione e pazienza sono al centro anche della prima lettura: Dio opera secondo una giustizia ispirata non alla forza, ma all’amore, insegnando così uno stile d’azione anche al credente. Dio mostra la sua forza non schiacciando le creature sotto pesi insopportabili, ma mediante la sua indulgenza. La seconda lettura assicura i credenti che lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza e intercede per noi perché i nostri desideri siano secondo i disegni di Dio. Leggi tutto »