Pentecoste 2018

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Mag 192018
 

fotosearch_k4066067Effondi su di noi il tuo Santo Spirito. Chiediamo a Dio il dono del suo Spirito: se viviamo nello Spirito del Signore, dobbiamo anche camminare nello stesso Spirito, producendo frutti che testimonino la sua presenza in noi: solo così possiamo essere testimoni veri della novità che Gesù è per tutta l’umanità.

Commento di don Mario Albertini

La Pentecoste era una festa ebraica, la festa della mietitura, che cadeva cinquanta giorni dopo la Pasqua. Per noi cristiani ha assunto un nuovo significato. Cerchiamo di capire. Tocco tre punti: 1- celebriamo un fatto, un evento; 2- si tratta di un fatto che ancor oggi è efficace; 3- un fatto che riguarda anche noi.
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Ascensione del Signore

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Mag 122018
 

donmarioalbertiniCosì il Signore ritornerà. L’ascensione di Gesù esprime la fiducia che Dio ha in noi: Dio si affida a noi perché il Vangelo che Gesù è possa raggiungere gli estremi confini della terra: la festa che celebriamo è allora la celebrazione della «vita cristiana adulta», capace di guardare al cielo, ma allo stesso tempo capace di impegno per trasfigurare la terra.

Commneto di don Mario Albertini

Immagino non sia stato un giorno di festa piena per gli apostoli quello in cui Gesù è asceso al cielo. Sì, certo, contenti e orgogliosi per la sua glorificazione, ma anche un po’ tristi perché li lasciava. E’ mentre sono in questa confusione interiore che si sentono interpellati dagli angeli che dicono loro di non rimanere là imbambolati a guardare in su – e prendono coscienza dell’ultimo mandato del loro Signore: andate, siate miei testimoni, predicate il mio vangelo dappertutto. Capiscono allora, e comprendiamo anche noi, che l’ascensione porta a compimento l’opera di Cristo. Gesù, che ci ha meritato con la morte e risurrezione il perdono e la salvezza, ora è glorificato e così ci rende sicuri che anche per noi la morte non è la fine di tutto, che la meta ultima è l’incontro con lui e con il Padre nella vita eterna. Aveva detto ai discepoli: “vado a prepararvi un posto perché siate anche voi dove sono io”. Con la sua ascensione prepara per noi un posto in cielo, e questo diventa il fondamento della nostra speranza.  Leggi tutto »

VI^ domenica di Pasqua

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Mag 052018
 

donmarioalbertiniDio vede il cuore dell’uomo. Che cosa significa amore “vero”? Il vangelo odierno indica con chiarezza un criterio: «che vi amiate gli uni gli altri come io (Gesù) vi ho amati». L’amore vero non è un vago stato d’animo, ma capacità di dono gratuito, messa in gioco della propria vita.

Da questa pagina si capisce che il comandamento della carità non significa un volersi bene così, per semplice simpatia o superficialmente. Gesù vuole che la nostra carità fraterna sia agganciata al mistero di Dio. Dice infatti: Come il Padre ha amato me, anch’io ho amato voi, e allora voi amatevi gli uni gli altri. E’ il mistero dell’amore infinito che è in Dio, che Gesù ci rivela e ci comunica. Leggi tutto »

V^ domenica di Pasqua

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Apr 302018
 

donmarioalbertiniRimanere in lui per avere la vita. Tutti sono chiamati ad essere una cosa sola con Gesù, come i tralci sono uniti alla vite. Il cristiano è invitato a creare unità, non divisioni. Gesù raccomanda l’unità con lui come condizione perché la nostra vita porti frutto. Anche Gesù ha fatto testamento. Come eredità concreta ha lasciato se stesso nell’eucaristia. Ma ha lasciato anche un testamento spirituale, e sono le parole rivolte agli apostoli prima dell’ultima cena con loro. Leggi tutto »

IV^ domenica di Pasqua

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Apr 212018
 

donmarioalbertiniNel nome di Gesù abbiamo salvezza. Nell’offerta della sua vita Gesù si rivela come il “pastore buono” che guida e non abbandona coloro che il Padre gli ha affidato. Anche a noi è rivolto l’invito a non vivere da mercenari, ma a collaborare con lui nel prenderci responsabilità per coloro che Dio pone sulla nostra strada.

La seconda lettura della Messa si apre con la straordinaria affermazione, tante volte sentita ma sempre stupefacente, che in forza del “grande amore che ci ha dato il Padre” noi siamo “chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente!” Sì, nonostante tutto, sono figlio di Dio e lui, Dio, pensa proprio a me e mi vuole bene, perché gli sono figlio. Leggi tutto »