Domenica di Pasqua

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Apr 202019
 

donmarioalbertiniUna nuova creazione. Il battesimo ha unito il credente a Gesù e lo ha reso partecipe della sua morte e della sua risurrezione: incontrare il Risorto nella propria quotidianità significa ricevere la possibilità di una vita resa nuova, il presente può essere vissuto nella forza del suo Spirito e alla luce della sua eternità.

Commento di don Mario Albertini

Per alcune persone, quel giorno di Pasqua fu un giorno di grande trambusto. Cominciarono i soldati messi a guardia del sepolcro di Gesù: nessuno si è avvicinato, eppure la pietra sepolcrale è rovesciata e il corpo del crocifisso non è più lì dentro, ed essi devono renderne conto ai superiori. E poi un gruppetto di donne, e tra esse Maria di Magdala con più insistenza, e più tardi Pietro e Giovanni ed altri ancora si mettono alla ricerca. Alla ricerca di chi? di un morto, del corpo di un crocifisso, seppellito in fretta e furia la sera del venerdì e ora introvabile, scomparso.  Leggi tutto »

Domenica delle Palme

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Apr 142019
 

Cristo-risortoGesù, il giusto ingiustamente annoverato tra gli empi. Ogni vangelo ha uno specifico approccio all’evento della passione. In Luca (Lc 22,14–23,56) essa costituisce la prova suprema di Gesù: attraverso di essa è attestata la sua innocenza, in modo che tutti gli spettatori possano riconoscerla. Per descrivere la morte del Signore, Matteo e Marco ricorrono soprattutto al motivo del giusto ingiustamente perseguitato. Essi riprendono i motivi salmici delle suppliche dell’innocente perseguitato per dimostrare la figliolanza divina di Gesù e la sua fede radicale fin dentro la morte (Sal 22; Sap 2,12-20). Luca invece si rifà al tópos del giusto riconosciuto nella propria integrità nel momento stesso in cui gli eventi parrebbero smentirla. Leggi tutto »

V^ domenica di Quaresima

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Apr 062019
 

donmarioalbertiniVa’e non peccare più. Alla donna sorpresa in adulterio, e che viene presentata a Gesù perché la condanni secondo la Legge, Gesù apre lo spazio del vero perdono e di un cambiamento di vita. Il messaggio è chiaro: nella vita cristiana non la legge ha il primato, bensì la misericordia.

Commento di don Mario Albertini

Ha scritto sulla sabbia. Non sappiamo se abbia scritto qualcosa in altre occasioni, ma quella volta Gesù ha scritto sulla sabbia. Bastava una folata di vento, o passarci sopra la mano, e le parole scritte sarebbero scomparse.  Rimane in noi la curiosità: cosa avrà scritto?  Gesù aveva appena detto agli accusatori di quella donna: “chi è senza peccato scagli per primo la pietra”. Gli risponde il silenzio. Silenzio, perché tutte quelle persone sono costrette a guardare dentro di sé, e allora prendono coscienza dei propri peccati. E se ne vanno senza dire una parola, mentre lui scrive ancora sulla polvere. Leggi tutto »

IV^ di Quaresima

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Mar 302019
 

donmarioalbertiniÈ venuto a cercare chi era perduto. La parabola evangelica del figlio perduto e ritrovato è la più illuminante per comprendere chi è Dio per noi: un ‘padre’ che mantiene le braccia aperte, che non nega identità e dignità neppure ai figli che si allontanano da casa.

Commento di don Mario Albertini

Dio perdonerà, è il suo mestiere. No, il perdono di Dio non è il risultato di un mestiere.  La frase, piuttosto cinica, “Dio perdonerà, è il suo mestiere” l’ha detta un filosofo che in Dio non credeva.  Per il Signore, perdonare non è un mestiere, è la disposizione del suo cuore di Padre – che perdona, sì, ma soltanto chi ritorna a lui con sincerità.  Come nella parabola, che anche se sentita tante volte è sempre toccante. Leggi tutto »

III^ domenica di Quaresima

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Mar 232019
 

donmarioalbertiniManifesterò in voi la mia santità. All’uomo che cerca il sacro, e che vuole determinarlo con le sue scelte e le sue opere, Dio si manifesta come il Santo che vuole renderci partecipi della sua santità. Dio è presente nella nostra storia come grazia imprevedibile e incondizionata. Chiede solo capacità di accoglierla.

Commento di don Mario Albertini

Frutti o foglie? realtà di bene, o solo apparenza, superficialità?  A riscontrarlo non è un giudice qualsiasi, ma è il Signore stesso, che viene a noi, e desidera, spera che noi gli sappiamo presentare qualcosa di buono nella nostra vita. Sarebbe triste che vi trovasse solo foglie, secche o verdeggianti non importa, ma solo foglie. Leggi tutto »