XXV domenica del tempo ordinario

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Set 202019
 

donmarioalbertiniCostruire fraternità. La parabola dell’amministratore infedele non esalta la furbizia umana, ma invita ad usare una analoga perspicacia anche nella vita spirituale: perché i credenti non si preoccupano con altrettanta serietà per costruire sulla terra relazioni sempre meno egoistiche e più consone al regno di Dio?

Commento di dono Mario Albertini

Le tangenti non sono un’invenzione del nostro tempo. Probabilmente quello riferito da Gesù sotto forma di parabola era uno dei tanti fatti di cronaca, di allora e di oggi, una storia di imbrogli che, scoperta, porta al licenziamento in tronco dell’imbroglione, il quale per mettersi al sicuro ricorre alle tangenti. Sì, storia di quel tempo, ne parla anche il profeta nella prima lettura, e storia del nostro tempo. Gesù riferisce quel fatto per trarne degli insegnamenti.  Leggi tutto »

XXIV^ domenica del tempo ordinario

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Set 142019
 

donmarioalbertiniIl perdono che rinnova. Dalle parabole og- gi proposte emerge l’opportunità di una presa di coscienza costruttiva: la misericordia di Dio non si può comprare, ma solo ricevere in dono. E d’altra parte l’esperienza del sentirci amati è la sola via perché noi possia- mo imparare ad amare gli altri.

Commento di don Mario Albertini

Perché nella prima parabola Gesù parla di una su cento? La nostra esperienza ci dice che quanti si smarriscono dal punto di vista della morale o della fede, sono, o sembra che siano, più numerosi di quelli che rimangono fedeli. Ma Gesù parla di una su cento per due motivi.  Leggi tutto »

XXIII^ domenica del tempo ordinario

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Set 072019
 

donmarioalbertiniRinuncia come atto di fede. Gesù esorta ognuno a prendere la propria croce: l’amore come alternativa ad una vita all’insegna dell’egoismo chiede rinunce e sacrifici. E tuttavia, per chi vuole essere discepolo di Gesù, la vera sapienza è la ricerca del volere di Dio, anche a costo di andare controcorrente.

Commento di don Mario Albertini

“Chi avrebbe conosciuto il tuo volere, Signore, se tu non gli avessi dato la sapienza?”: questo interrogativo l’abbiano sentito nella prima lettura, e subito dopo, nel salmo responsoriale, si è trasformato per noi in una invocazione: “Insegnaci, o Dio, e acquisteremo un cuore saggio”. Il termine “cuore” nel linguaggio biblico indica l’intimo del nostro essere, il nostro essere stesso.  Leggi tutto »

XXII^ domenica del tempo ordinario

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Ago 312019
 

donmarioalbertiniInvito all’umiltà. Gesù esorta i discepoli a non lasciarsi coinvolgere nella corsa ai primi posti, a non cedere alla brama di privilegi. Mentre nella nostra mentalità l’umile è spesso giu- dicato un perdente, in Gesù è Dio stesso che si rivela come l’umile per eccellenza. Per il cristiano, perciò, l’umiltà del cuore è la condizione del discepolo.

Commento di don Mario Albertini

Verso il 1500, l’astronomo Copernico dimostrò che la terra gira attorno al sole, mentre fino ad allora si pensava che fosse il sole a girare attorno alla terra; allora fu tutta una mentalità che dovette cambiare. Questo cambiamento di mentalità lo si definisce rivoluzione copernicana.  Ebbene, le parole di Gesù non metterti al primo posto, nella loro semplicità impongono anch’esse una rivoluzione, un capovolgimento dei nostri modi abituali di pensare e di essere.  Leggi tutto »

XXI^ domenica del tempo ordinario

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Ago 242019
 

donmarioalbertiniLa porta stretta. Le parole severe di Gesù ri- guardo alla porta stretta non vanno intese come una minaccia che porti allo scoraggiamento, ma piuttosto come invito a prendere sul serio la propria vita, a impegnarla in obiettivi alti e in valori che promuovano un’autentica umanizzazione. 

Commento di don Mario Albertini

Tanti o pochi? qual è la percentuale di coloro che si salvano? il 10 %? o il 90%?  A questa domanda Gesù non risponde direttamente, non dice ‘tanti’ o ‘pochi’, non dà percentuali. Dice però: voi sforzatevi di entrare… Come se dicesse: per te non è importante sapere quanti si salvano, ma è importante che tu ti comporti così da accogliere la salvezza che Dio ti offre. Perché il progetto di Dio è quello della salvezza universale (ne parla la prima lettura), ma la sua offerta di salvezza ha da essere accolta positivamente, cioè con i fatti.  Leggi tutto »