IV^ domenica di avvento

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Dic 212019
 

Dio è con noi. Il segno dell’Emmanuele, che Isaia annuncia al re Acaz, risuona come promessa che trova compimento in Gesù: in lui Dio è veramente sempre con noi.

donmarioalbertini

Se il Signore dicesse anche a me – come ha fatto con il re Achaz nella prima lettura – “chiedi un segno dal cielo”, un segno dimostrativo che io, Dio, sono con te – qualche cosa, non so cosa, gliela domanderei, magari soltanto un piccolo miracolo. 

Il re Achaz invece non ha avuto il coraggio o la fantasia di chiedere, e Dio stesso allora gli dice: te lo darò comunque un segno, misterioso ma straordinario: “la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele”, nome che significa “Dio con noi”.  Leggi tutto »

III^ domenica di Avvento

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Dic 142019
 

donmarioalbertiniLa liberazione è vicina. Dio manterrà la promessa di essere “con noi”. Questa speranza genera gioia, non quella effimera, legata a piaceri del momento, ma la gioia di una vicinanza che trasmette pienezza all’esistenza.

Commento di don Mario Albertini

  “beato colui che non si scandalizza di me”. Cosa ha voluto dire con questa frase, Gesù?  Molti suoi contemporanei si scandalizzavano che lui si dicesse l’inviato di Dio, e allora: beato invece chi mi riconosce proprio così, l’inviato di Dio”. Leggi tutto »

IMMACOLATA CONCEZIONE di MARIA – II^ domenica di avvento

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Dic 072019
 

donmarioalbertiniMaria, segno dei tempi nuovi. Maria per prima vive l’esperienza della salvezza che ci viene donata in Gesù. In lei, la “serva del Signore”, si apre per l’umanità la possibilità di vincere il male: per grazia, lei è preservata dal peccato

Commento di don Mario Albertini

Sarebbe interessante, e bello, riuscire a vedere la storia dell’umanità dal punto di vista di Dio. Le letture di questa festa dell’Immacolata ci permettono di darvi un’occhiata proprio così, dal punto di vista di Dio; potremmo dire: dall’alto.

Proviamo. “Prima della creazione del mondo…” = questa frase che abbiamo sentito nella seconda lettura indica l’inizio degli inizi; ci dice che da sempre Dio ha un progetto grandioso, meraviglioso, che riguarda l’umanità, che riguarda noi. E’ il progetto in cui Dio ci vuole partecipi del suo amore infinito: ci ha scelti, ci ha chiamati ad essere suoi figli. Questo è il primo sguardo dall’alto.  Leggi tutto »

I^ Domenica di Avvento_anno A

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Nov 302019
 

donmarioalbertiniVigilanti nell’attesa. La speranza che accompagna l’attesa è alimentata dalla fiducia in Dio, la quale rende saldo il nostro cammino, ci aiuta e sostiene nell’affrontare osta- coli e mantiene elevato il livello di vigilanza. 

Commento di don Mario Albertini

Dove sono i sentieri del Signore?  Nella prima lettura è detto: il Signore “ci indichi le sue vie, così che possiamo camminare per i suoi sentieri”. E poi anche: “Camminiamo nella luce del Signore”. 

Ci viene dunque proposto un cammino per i sentieri del Signore – nella luce. Questa duplice indicazione dovrebbe caratterizzare questo mese, che liturgicamente è detto avvento, cioè preparazione a quella venuta del Redentore che rivivremo il giorno di Natale, preparandoci però anche all’incontro definitivo con lui. Perché Gesù non sta dietro a noi, nel passato, ma sta davanti; dobbiamo invocarlo “Vieni, Signore Gesù”, e di fatto lui vi viene incontro e noi dobbiamo muoverci verso di lui. E’ di questo che parla Gesù nella pagina del vangelo.  Leggi tutto »

Gesù Cristo, Re dell’universo

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Nov 222019
 

donmarioalbertiniSolennità di Gesù Cristo, Re dell’universo: Gesù Cristo, re di riconciliazione. La persona di Gesù Cristo sta al centro della vita cristiana: il suo “regnare” è un perenne atto di amore per tutta l’umanità. La sua signoria diventa per noi stimolo e coinvolgimento nella trasfigurazione della nostra terr

Commento di don Mario Albertini

Cosa vuol dire in questa domenica, che chiude l’anno liturgico, celebrare Cristo re dell’universo? Vuol dire riconoscere che Cristo è il culmine della storia, il punto d’arrivo della storia di tutta l’umanità e delle nostre piccole storie, riconoscere che in lui, nel Cristo, tutto trova senso e pienezza. Le preghiere liturgiche di solito terminano con l’affermazione: “Egli vive e regna nei secoli dei secoli”; questa insistenza è per evidenziare che la regalità di Cristo non è un modo di dire, ma una realtà. Egli vive e regna.  La pagina evangelica scelta per oggi ci propone una scena particolare che ci fa riflettere su un aspetto di questa regalità; si tratta della scena della crocifissione. Non è difficile raffigurarcela, anche perché il Crocifisso è davanti ai nostri occhi. L’evangelista dispone i personaggi attorno alla croce in modo significativo: * c’è un primo gruppo, lontano, ed è il popolo che sta a vedere passivamente, forse per semplice curiosità; *poi ci sono i capi che lo deridono e i soldati che lo scherniscono; lo considerano un illuso da prendere in giro e un imbroglione da punire; * al centro ci sono tre croci: quella di Gesù, e ai lati quelle di due malfattori, e su quella di Gesù una scritta di disprezzo: Questi è il re dei giudei. * In questa scena si sentono delle voci: i soldati gli urlano: se sei il re dei giudei, adesso sàlvati!; e uno dei due malfattori esclama: se sei il Cristo, salva te stesso e anche noi.. Avete certo presente che all’inizio della sua vita pubblica, Gesù si sentì dire da Satana: se sei il Figlio di Dio, trasforma i sassi in pane, o compi qualche miracolo strepitoso come gettarti incolume giù dalla cima del tempio… Allora e adesso Gesù non dà peso alla sfida di quel “se sei…”  Leggi tutto »