DOMENICA – PRESENTAZIONE DEL SIGNORE

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Feb 012020
 

cero_pasquale_1LA FEDE …  VEDE

Cristo salvatore, luce e gloria dell’uomo. Il bambino portato al tempio da Maria e Giuseppe non è uno qualunque: egli viene indicato come «luce per illuminare i popoli e gloria di Israele». La sua vita diventa fin dall’inizio il criterio di vita per chi sceglie di seguirlo. 

Commento di don Giulio Fabris

Nella liturgia di questa domenica, un filo rosso unisce tutte le letture, ed è l’arrivo di qualcuno di molto importante. Il profeta Malachìa, nella prima lettura, annuncia l’ingresso del Signore nel suo tempio e la Lettera agli Ebrei quello del Figlio di Dio nella storia dell’uomo che, fattosi carne, libera l’uomo dal peccato. Questo prepara la strada al brano del vangelo. E’ narrato il celebre episodio della presentazione di Gesù al Tempio da parte di Maria e Giuseppe. Essi, come ogni devoto israelita, presentano il loro figlio al Tempio offrendo anche un sacrificio, come la legge prescrive. Al tempio incontreranno due personaggi, Simeone e la profetessa Anna, entrambi anziani, che riconosceranno nel bambino Gesù il Salvatore del mondo. Un uomo e una donna, Simeone e Anna, anziani e con gli occhi pieni di ciò che la vita ha riservato loro, eppure capaci ancora di attendere e di gioire per ciò che la stessa vita donerà loro. Leggi tutto »

III^ domenica del tempo ordinario

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Gen 252020
 

donmarioalbertiniIl Cristo luce che chiama e converte. La sequela di Gesù è un cammino di conversione. In Gesù il regnare di Dio si fa vicino, perciò gli effetti di questa presenza devono diventare visibili nella trasformazione della vita di chi accetta di seguirne le tracce.

Commento di don Mario Albertini

E se quei quattro pescatori avessero risposto di no?  Gesù dice loro: lasciate lì tutto: reti, barche, parenti, e seguitemi. Meno male, per la storia e per noi, meno male che, in tutta libertà, hanno accolto l’invito del Signore, primi di una moltitudine di discepoli, tra cui ci troviamo anche noi. Un po’ di riconoscenza a loro. la dobbiamo. Immaginiamo la scena: in quel piccolo porto di lago ci sono diversi pescatori, e certo anche altre persone indaffarate magari per comprare del pesce fresco. Ed ecco uno che passa là in mezzo e proclama ad alta voce: convertitevi, il regno dei cieli è vicino. Leggi tutto »

II^ domenica del tempo ordinario

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Gen 182020
 

donmarioalbertiniIl Cristo servo, Agnello che salva e santifica. In Gesù trovano compimento sia la figura dell’agnello pasquale, che ricordava agli ebrei il passaggio liberante di Dio, sia la figura del ‘Servo del Signore’, che dona la sua vita per gli altri. 

Commento di don Mario  Albertini

“Io non lo conoscevo…”: per due volte Giovanni il Battezzatore dice così, riferendosi a Gesù. L’affermazione non era del tutto esatta, dal momento che i due erano parenti ed è più che probabile che si siano incontrati qualche volta. Ma in realtà egli non conosceva il vero essere di Gesù; aveva bisogno di una conoscenza più profonda, di un incontro che gli facesse comprendere il mistero di quell’uomo – e infatti soltanto dopo essere stato testimone della manifestazione divina nel battesimo (l’episodio lo abbiamo ricordato domenica scorsa) arriva a dire: questi è il Figlio di Dio. Ora sì lo cono­sce. Leggi tutto »

I^ domenica ordinaria – Battesimo del Signore

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Gen 112020
 

fotosearch_k1703685La missione del Figlio. Nella memoria del battesimo di Gesù la liturgia ci richiama al nostro battesimo: come è stato per Gesù, anche a noi, figli nel Figlio, è affidata dal Padre una missione di rivelazione e di liberazione.

Commento di don Mario Albertini

“si aprirono i cieli”. Al giorno d’oggi il cielo lo possiamo considerare un libro aperto, esplorato com’è da telescopi potentissimi e da satelliti e sonde artificiali. Ma la frase del vangelo significa tutt’altra cosa.  Il “cielo” di cui si parla non sta ad indicare lo spazio, dove lo sguardo si perde, ma significa la trascendenza di Dio, il fatto cioè che Dio non è misurabile né dai nostri strumenti né dalla nostra intelligenza. Ebbene: “i cieli si aprirono” vuol dire che questo Dio, infinitamente altro da noi, si è fatto presente a Gesù nella sua umanità e gli si è totalmente comunicato. Leggi tutto »

MARIA MADRE DELLA CHIESA – I^ gennaio 2020

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Dic 282019
 

Solennità di Maria, Madre di Dio: Madre di Dio e madre dell’uomo. La chiesa invoca Maria come “Madre di Dio” poiché attraverso di lei Dio è entrato nel tempo dell’uomo: per questo Maria può intercedere per noi peccatori. 

Riconoscenti a Dio per la vita trascorsa – rammaricati di non averla sempre vissuta bene – soprattutto pronti per il tempo che ci sta davanti: questo è l’atteggiamento che dovremmo avere in questo inizio del nuovo anno. 

donmarioalbertini

Commento di don Mario Albertini

Pronti – a che cosa? Siamo qui, oggi, alla Messa di capodanno, perché sappiamo che spesso gli avvenimenti sono superiori alle nostre capacità, e vogliamo chiedere al Signore che ci metta in grado di affrontarli con serenità e in particolare sorregga la nostra buona volontà e allora preghiamo che sia anche per noi la benedizione che abbiamo sentita nella prima lettura: “Ti benedica il Signore e ti protegga, e ti conceda pace”  La benedizione di Dio, dunque. Ma è necessario anche il nostro impegno. Abbiamo appeso il calendario nuovo, nelle nostre case, e dando una scorsa ai mesi e ai giorni di questo 2020 forse ci siamo detti: che cosa mi porteranno questi giorni?  Leggi tutto »