VIII^ DOMENICA ORDINARIA

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Feb 262022
 

Una Parola che rivela il cuore. A fronte dell’evento di salvezza che è la morte e risurrezione di Gesù, non è sufficiente una fede fatta di “parole”. Le opere sono i veri frutti della fede, dai quali è possibile riconoscere la bontà o meno del cuore dell’uomo.

Commento di don Mario Albertini

A partire dall’ultima frase del brano evangelico, c’è  una bella domanda che dovremmo fare a noi stessi: di che  cosa è pieno il nostro cuore? Forse di un po’ di bontà, ma  anche un po’ di cattiveria; un po’ di speranza e fiducia, e  un po’ di delusione e rassegnazione; un po’ di generosità,  e un po’ di grettezza e mediocrità. Potremmo continuare, trovandoci anche un po’ di  fede in Dio e di amore al prossimo – e molto, troppo  egoismo  Leggi tutto »

VI^ DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

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Feb 122022
 

Il compimento della vera beatitudine. Credere significa riconoscere in Dio e nella sua parola il vero fondamento per la propria felicità, per il compimento della propria esistenza umana e credente. È questo il messaggio di Geremia e il cuore delle beatitudini.

Commento di don Mario Albertini

guai a voi… guai a voi… Quattro volte lo dice, come  quattro volte dice beati voi. Mentre ascoltavamo, ci siamo  chiesti: rientro anch’io in quel “voi”? Sì, ci rientriamo,  perché è anche a ciascuno di noi che Gesù rivolge queste  parole. E’ a me che dice: 

– se hai il cuore attaccato alle cose materiali,  all’interesse, ai soldi, sei a rischio di perdizione – ma al  contrario sta’ sereno se te ne servi con cuore distaccato, e  cerchi di realizzare valori più importanti, come la  giustizia e la condivisione e l’amore  Leggi tutto »

V^ DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

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Feb 052022
 

La sequela della Parola. Di fronte alla chiamata di Dio l’essere umano riconosce il proprio essere peccatore, come Isaia e come Pietro. È lo stesso Signore, tuttavia, che ci dona la forza e la salvezza per essere profeti e pescatori di uomini, se rimaniamo radicati nel suo dono d’amore.

Commento di don Mario Albertini

Avete mai fatto un’esperienza di Dio? Prima di dire:  che razza di domanda è questa?!, riflettiamo insieme sulla  Parola ora ascoltata. Ci sono due miracoli: il più visibile è la pesca  straordinaria. Gesù invita a riprovare con le reti, e Pietro  gli dice: lo faremo sulla tua parola, lo faremo perché ce lo  dici tu. E non ha sbagliato ad avere questa fiducia.  Leggi tutto »

IV^ DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

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Gen 292022
 

La Parola, tra profezia e rifiuto. Il cammino della parola di Dio è sempre segnato da difficoltà e spesso va incontro al rifiuto dei credenti. Sono queste le difficoltà da cui il Signore protegge Geremia e che lo stesso Gesù deve affrontare portando il proprio annuncio di salvezza.

Commento di don Mario Albertini

 Quanti milioni di persone ci sono sulla terra? Più o  meno cinque mila milioni, cioè cinque miliardi. E io non  sono che una semplice unità. E se penso all’universo, cosa sono? Posso ritenermi  grande, importante, ma cosa sono nell’immensità dello  spazio? Viene da dire: un atomo, quasi un niente.  Eppure: il Signore dice: Prima di formarti nel grembo  materno io ti conoscevo; prima che tu uscissi alla luce, ti  avevo scelto. E sono sempre con te Leggi tutto »

III^ DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

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Gen 222022
 

La Parola che fonda la comunità. La paro-
la di Dio accompagna da sempre il cammino del suo popolo, suscita passioni ed emozioni. In Gesù, la parola divina trova compimento: in lui si realizzano le antiche promesse e il Verbo eterno si fa carne per la salvezza dell’umanità.

non vi rattristate, perché la gioia del Signore è la vostra  forza 

 Nel prepararmi per questa omelia, mi sono, come dire?,  inciampato in questa frase che conclude la prima lettura.  Cosa vuol dire che la gioia del Signore è la nostra forza?   Il catechismo ci ha insegnato che Dio è bontà, sapienza  onnipotenza – ma si è dimenticato di insegnarci che Dio è  anche gioia – e che come lui agisce con sapienza e  onnipotenza nell’universo e riversa su di noi la sua bontà,  così vuole comunicare a noi la sua gioia. E come lo fa?  Noi nominiamo spesso la parola “vangelo”, ma forse  non riflettiamo su cosa significa.

Pensiamo ai libretti  scritti dagli evangelisti, e abbiamo sentito come san Luca  si preoccupa di informare che ilo suo lo ha scritto dopo  ricerche accurate su ogni circostanza. Ma il vangelo non  è il libretto, è il suo contenuto; la parola infatti significa  “lieto messaggio”. Gesù, facendo sue le espressioni del  profeta, afferma di essere venuto per portare un lieto  messaggio, cioè un annuncio di gioia.  Leggi tutto »