BATTESIMO DEL SIGNORE

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Gen 072023
 

Gesù, il servo dello Spirito. La festa che funge da passaggio dal periodo natalizio al tempo ordinario ci mette di fronte alla pubblica investitura di Gesù quale servo di Dio. Compimento del messaggio profetico, consacrato dallo Spirito di fronte all’ultimo dei profeti, il Battista, Gesù inizia il proprio ministero di salvezza.

Commento di don Mario Albertini

“si aprirono i cieli”.  Ormai il cielo lo possiamo considerare un libro aperto,  esplorato com’è da telescopi potentissimi e da satelliti e  sonde, che raccolgono sempre nuovi dati sullo spazio.  Ma la frase del vangelo significa tutt’altra cosa. Il  “cielo” di cui si parla non sta ad indicare lo spazio, dove  lo sguardo si perde, ma significa la trascendenza di Dio,  il fatto cioè che Dio non è misurabile né dai nostri  strumenti né dalla nostra intelligenza. Ebbene: “i cieli si aprirono” vuol dire che questo Dio, infinitamente altro da noi, si è fatto presente a Gesù nella  sua umanità, e gli si è totalmente comunicato.   Leggi tutto »

MARIA, MADRE DI DIO

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Dic 312022
 

Maria Madre di Dio: La benedizione del Padre, della madre e del nome. Il primo giorno dell’anno è custodito da una Parola che pone la vita di ciascuno sotto la benedizione del volto del Signore, del nome assegnato a Gesù quale salvatore e della maternità divina di Maria.

COMMENTO DI DON MARIO ALBERTINI

Riconoscenti a Dio per la vita trascorsa – rammaricati di non averla sempre vissuta bene – soprattutto pronti per il tempo che ci sta davanti:  questo è l’atteggiamento che dovremmo avere in  questo inizio del nuovo anno. 

Pronti – a che cosa? Siamo qui, oggi, alla Messa  di capodanno, perché sappiamo che spesso gli  avvenimenti sono superiori alle nostre capacità, e  vogliamo chiedere al Signore che ci metta in grado di  affrontarli con serenità e in particolare sorregga la nostra  buona volontà.  Leggi tutto »

NATALE DEL SIGNORE

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Dic 242022
 

Natale: il farsi carne della salvezza. Una liturgia della Parola che in ogni suo momento ci restituisce l’evento storico, l’annuncio gioioso e il profondo senso teologico della nascita di Gesù. Il Verbo si è fatto carne, la salvezza è entrata nel mondo: come Maria e i pastori, siamo chiamati a contemplare e ad annunciare la gioia di questo giorno.

Commento di don Mario Albertini

Nell’aria risuona ancora il canto degli angeli: gloria a  Dio e pace agli uomini – e si percepisce il sussurrare dei  pastori: andiamo a vedere – E anche noi sentiamo il  tacito invito: entra in quella grotta e … e cosa?  No, non entrare, fèrmati, fèrmati sulla soglia e chiediti:  cosa entro a fare? chi vado a vedere: un bel bambino  come tanti altri e niente più?  Rifletti allora sulla pagina del vangelo (Gv 1) – e prova  a ripetere nella tua mente queste parole: “il Verbo si è  fatto carne”.  Leggi tutto »

IV^ DOMENICA DI AVVENTO

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Dic 172022
 

Un evento fatto di profezia, carne e Spirito. L’annuncio di Isaia al re Acaz trova compimento nell’annuncio dell’angelo a Giuseppe. La venuta del Salvatore è un evento che porta in sé il compimento delle profezie, è il farsi carne della promessa per opera dello Spirito.

Commento di don Mario Albertini

Se il Signore dicesse anche a me – come ha fatto con il  re Achaz nella prima lettura – “chiedi un segno dal cielo”,  un segno dimostrativo che io, Dio, sono con te – qualche  cosa, non so cosa, gliela domanderei, magari soltanto un  piccolo miracolo. Il re Achaz invece non ha avuto il coraggio o la  fantasia di chiedere, e Dio stesso allora gli dice: te lo darò  comunque un segno, misterioso ma straordinario: “la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà  Emmanuele”, nome che significa “Dio con noi”.  Leggi tutto »

III^ DOMENICA DI AVVENTO

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Dic 112022
 

La gioia profetica della venuta del Signore. La gioia pervade l’odierna liturgia della Parola. Il profeta Isaia reca un messaggio di speranza e di giubilo annunciando il giorno del Signore; Gesù lega a sé questa felicità ed elogia l’operato del Battista, l’ultimo profeta a riconoscere l’avvento di Dio nel mondo.

Commento di Don Mario Albertini

 “beato colui che non trova in me motivo di scandalo”.  Cosa ha voluto dire con questa frase, Gesù?   Molti suoi contemporanei si scandalizzavano perché lui  si diceva l’inviato di Dio. Ebbene, dice Gesù, sì, sono  l’inviato di Dio ed è beato chi lo riconosce.  Leggi tutto »