* SETTIMANA: 21 – 29 marzo 2020 *
- SABATO 21 –
- DOMENICA 22 – IV^ di Quaresima –
- LUNEDì 23 – :
- MARTEDì 24 –
- MERCOLEDì 25 –
- GOVEDì 26 –
- VENERDì 27 –
- SABATO 28 –
- DOMENICA 29 – V^ di Quaresima –
SETE DI FUTURO
Quante ore passate a fantasticare sul nostro futuro: cosa farò da grande, cosa studierò, dove viaggerò …? Eppure a volte ci pare di brancolare nel buio, tanto più in questi tempi con il Coronavirus che ci preoccupa e ci impaurisce. Ci sentiamo rinchiusi nel nostro passato o, ancor di più in questo faticoso presente, incapaci di guardare fiduciosi al futuro. E non sappiamo da che parte andare. Abita in noi una grande sete di futuro, ma non riusciamo a trovare la strada. E Gesù?
Gesù passando vide un uomo cieco dalla nascita. Allora sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli disse: «Va’ a lavarti nella piscina di Sìloe», che significa “Inviato”. Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva. [Più tardi] Gesù seppe che i Giudei l’avevano cacciato fuori dalla sinagoga; quando lo trovò, gli disse: «Tu, credi nel Figlio dell’uomo?». Egli rispose: «E chi è, Signore, perché io creda in lui?». Gli disse Gesù: «Lo hai visto: è colui che parla con te». Ed egli disse: «Credo, Signore!». E si prostrò dinanzi a lui. (Gv 9, 1. 6-7.35-38).
L’uomo che Gesù incontra ha un passato molto pesante. Cieco dalla nascita, non appoggiato né sostenuto dai suoi genitori che lo lasciano da solo nel momento in cui i Giudei lo accusano. Cieco perché non vede neanche un pezzo di strada davanti a sé. Toccandogli gli occhi con il fango e la saliva, e poi mandandolo a lavarsi, Gesù lo ri-crea, come nel giardino delle origini e gli dona luce e futuro. Chiediamo a Gesù di lasciarci ri-creare da lui, che sia lui a darci quel futuro di cui abbiamo sete: che possiamo avere in dono un “tempo nuovo” e ricco di grazia che possiede soltanto Dio.
Preghiera da fare in famiglia oppure personalmente
Signore, tante volte pensiamo al nostro domani; a volte lo desideriamo, a volte ne abbiamo paura. Ti chiediamo Signore, che, come al cieco nato, tu tocchi i nostri occhi, non per vedere ora ciò che saremo, ma per lasciarci plasmare da te, che ci guidi, passo dopo passo, verso il nostro futuro. Fa’ che ti vediamo e ti riconosciamo Signore Gesù e, come il cieco, possiamo dire: «Credo, Signore» (Gv 9,38)
Un piccolo impegno.
In questa settimana proverò a dedicare un po’ di tempo in più alla preghiera, prima di addormentarmi, chiedendo al Signore Gesù luce per la mia strada e il mio futuro, ma anche luce per tutti noi, in questi giorni difficili che ci è dato di vivere. Potremmo leggere la preghiera suggerita, oppure anche solo una frase che ci piace, per esempio: «Credo, Signore».